Torna la Social Card: aiuti per le famiglie in difficoltà

Nuova iniziativa del Governo che, ormai a pochi mesi da fine legislatura, si sta mostrando aperto a manovre che vanno ad agevolare le classi più in difficoltà. Per quanto possano essere timidi i tentativi, non si può far altro che apprezzare il ritorno della Social Card, strumento che venne introdotto una prima volta dagli ex ministri del Governo Berlusconi, Tremonti e Sacconi, nel tentativo di aiutare le famiglie disagiate. Ma se in passato i nobili intenti che avevano dato vita alla carta non combaciavano con il suo effettivo contributo, nient’altro che simbolico, ora gli aiuti vanno dai 40 euro ai 150/200 euro nel caso di famiglie molto numerose.

Al momento la proposta è in fase sperimentale, la Social Card sarà distribuita a 15 mila famiglie scelte tra i dodici comuni con più di 250 mila abitanti, ovvero Roma, Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Torino, Venezia e Verona. Nel concreto ne saranno beneficiari i nuclei familiari con un reddito Isee inferiore ai 3.000 euro, ma la cerchia degli aventi diritto si potrà allargare con l’aggiunta di nuovi criteri da parte dei singoli comuni: ad esempio il disagio abitativo, la mono-genitorialità, la presenza di disabili.

L’iniziativa è stata fortemente voluta da Maria Cecilia Guerra, Sottosegretario alle Politiche sociali del ministero del Welfare, e prevede di guidare i selezionati in un percorso d’aiuto economico che culmini son la soluzione della situazione di disagio. La Social Card non sarà dunque un aiuto a tempo indeterminato ma uno strumento nelle mani dello Stato per potere risolvere quanti più casi socialmente gravi possibile.

Stiamo parlando di un provvedimento che potrebbe rappresentare la svolta, il primo di una serie di interventi volti a favorire la ripresa economica. Un aiuto finanziario del genere può frenare la corsa forsennata al risparmio di quelle famiglie che, con qualche euro in più in tasca, possono dare un decisivo contributo alla ripresa dei consumi. La Social Card è un modo per rilanciare l’economia dal basso, speriamo non sia l’ennesimo fuoco di paglia.

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