Capelli: novità e pericoli

C’è chi li preferisce lunghi e chi corti, scalati o pari, lisci o ricci, sciolti o raccolti, ogni donna decide come portare i capelli a seconda dei gusti personali, del periodo o in base all’occasione. La moda ci consiglia sempre vari tagli e acconciature ma poi siamo noi a scegliere quello che preferiamo. Risparmio in Salute vi svelerà le tendenze per l’autunno 2012 e i retroscena di una delle acconciature più utilizzate da noi donne: la coda di cavallo!

La parola d’ordine per  l’autunno 2012 è cambiare fino all’eccesso il look femminile con un taglio di capelli alla moda. I corti quest’anno giocano con l’alternanza di proporzioni e lunghezze, il taglio diviene stravagante e versatile al tempo stesso, realizzando contrasti decisi tra i due lati del viso, lasciando una parte cortissima e l’altra più lunga. Tempi d’oro anche per l’intramontabile frangia: sottile e cortissima per incorniciare il viso, valorizzata con basette laterali tagliate a punta. Il ciuffo viene rivisitato e impreziosito da energici contrasti di colori, così al castano scuro di base si affiancherà un biondo cenere a seguire la linea del ciuffo. Cliccate qui per saperne di più.

Se non siete fatte per un look così azzardato e preferite lo stile classico, sicuramente apparterrete a quella categoria di donne che non rinuncerebbero mai a raccogliere i capelli nella comodissima ed elegantissima coda di cavallo. Ma, attente! Questa diffusissima acconciatura nasconde delle insidie, quali? L’alopecia da trazione, la caduta dei capelli. Un gruppo di dermatologi del Southwestern Medical Center dell’Università del Texas ha infatti lanciato l’allarme: la coda di cavallo troppo tirata farebbe male sia ai capelli che al viso. “L’uso regolare, ma anche occasionale, di queste tecniche di acconciatura, nonché dei prodotti che aiutano a realizzarle, possono causare la rottura dei capelli e la loro perdita dalla radice e sebbene tale caduta sia di solito reversibile, sul lungo termine o nei casi più gravi può però diventare permanente” ha spiegato la dottoressa Josephine Quintanilla-Dieck che ha condotto la ricerca. Cliccate qui per avere maggiori informazioni.

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