Che Spotify avesse portato con sé una vera e propria rivoluzione era già chiaro quando un anno fa partiva alla conquista dell’Italia; ma adesso il servizio ha raggiunto livelli insospettabili: sono stati aboliti i limiti mensili di ascolto per i clienti free. Viene portata all’estremo la politica di Spotify, ovvero quella che tende a incentivare l’utilizzo gratuito dei suo servizi, in modo da combattere la pirateria.
Spotify era riuscito a guadagnarsi milioni di clienti, attirati dalla possibilità di accedere al suo sconfinato database musicale fruibile online a costo zero. Ma più di uno aveva storto il naso quando, dopo i primi sei mesi di prova, erano scattati i primi limiti di ascolto: dieci ore di ascolto massimo ogni trenta giorni. Per i forti amanti della musica, il limite mensile consisteva in una grossa pecca e veniva così meno anche il maggior intento di spotify: combattere la pirateria. È così che in modo inaspettato ma giustificato è giunta la notizia, comunicata immediatamente a tutti i clienti: i limiti mensili sono stati aboliti.
Ovviamente, i clienti di spotify premium e unlimited, ovvero coloro i quali pagano per i servizi, possono beneficiare di prestazioni migliori e del servizio offline: questo permette tra le altre cose l’ascolto della musica sui supporti mobili senza che questi siano connessi a internet. Ma un’altra novità che si accompagna all’abolizione dei limiti e che va a giovamento dei clienti free è proprio la possibilità di utilizzare il servizio anche sui supporti mobili, dagli smartphone ai tablet. Spotify non solo garantisce legalità e risparmio, ma attraverso la pubblicità permette di sostenere in modo gratuito i propri musicisti preferiti.