E’ uno sconto che può far tirare il fiato, anche se questi soldi andranno pagati al massimo entro il prossimo giugno. Ma intanto l’abbassamento dell’acconto Irpef dal 99% all’82% deciso dal governo serve a ridare un po’ di fiato alle tasche degli italiani.
Una misura che complessivamente dovrebbe valere tre miliardi di euro e che è stata salutata con favore dalle principali Associazioni di categoria. E la Cgia di Mestre calcola che grazie a questa decisione il risparmio medio per gli oltre 7 milioni di contribuenti che sono interessati dal provvedimento sarà di 404 euro.
La norma che consentiva il differimento era già stata prevista dalla manovra adottata nel maggio-giugno 2010 dall’esecutivo Berlusconi con l’obiettivo di ottimizzare il Bilancio, ma certamente servirà anche a rilanciare i consumi. Così entro al massimo mercoledì prossimo, 30 novembre, dovrà essere pagato solo l’82% dell’acconto Irpef dovuto per il 2011, e non il 99%. Inoltre è stata anche autorizzata la riduzione di tre punti percentuali per l’acconto relativo al 2012, che sarà pari al 96%.
Ovviamente però sono molti i contribuenti che non aspettando l’ultimo momento quest’anno abbiano già versato la cifra completa. Altrettanto ovviamente per loro è previsto un rimborso. Come ha comunicato direttamente il ministero del Tesoro si tratterà di “un credito d’imposta pari alla differenza pagata in eccesso, da utilizzare in compensazione con il modello F24”. Sostanzialmente le vie per recuperare la cifra sono due, tenendo sempre presente che comunque quei soldi si possono anche lasciare lì dove sono per pagare quindi di meno nel prossimo giugno.
Con l’aiuto dei propri consulenti fiscali i diretti interessati i dipendenti e i pensionati che si sono avvalsi dell’assistenza li potranno recuperare con la prossima busta paga. Oppure mettendo in compensazione gli importi versati in eccesso con il modello F24 entro il prossimo 30 novembre.