Inizio anno, tempo di stime e statistiche, tempo di bilanci e rendiconti al fine di valutare danni e possibili compromissioni messe in atto dalla crisi finanziaria che ha stroncato il mercato italiano oltre che internazionale.
Numerosi i settori compromessi, aziende al collasso, banche in ginocchio, lobbies indebolite, questo il resoconto di 12 mesi grigi e assolutamente difficili per la borsa e la finanza internazionale.
Tant’è vero che, in base ad una ricerca di Altroconsumo, condotta in particolar modo sulla situazione italiana, è emerso che su tutto il territorio, almeno un cittadino su dieci ha deciso di risparmiare su cure mediche essenziali.
L’inchiesta è stata condotta prendendo in esame un campione di oltre mille residenti in Italia, di età compresa tra i 25 e i 75 anni , e ha cercato di mettere in luce come, soprattutto le famiglie a basso reddito hanno preferito tagliare sulle spese mediche, rinunciando a cure specialistiche importanti.
Da alcune inchieste precedentemente condotte, la spesa annua per la salute rappresenta circa il 14% delle uscite delle famiglie, arrivando ad una media di 273 euro a persona, su base annuale.
Tra tutti coloro che hanno dichiarato rinunce in campo medico, il 33% ha poi sottolineato che questo ha portato a numerose conseguenze per la salute, soprattutto dei bambini.
Ogni dieci intervistati, almeno uno ha dichiarato che per poter ricorrere a spese dentistiche e oculistiche, è dovuto ricorrere a prestiti o all’aiuto economico dei parenti, per poter far fronte alle spese in questione.
Un dato inquietante, questo, che getta un po’ d’angoscia sullo stato economico e sociale in cui versano numerosi nuclei familiari italiani.