I poveri in Italia aumentano ogni anno e con essi-ovviamente- la soglia di povertà. Una delle ultime indagini condotte dall’Istat ha portato alla luce una delle piaghe più drammatiche di questa nuova Italia. Le famiglie sono in ginocchio, di lavoro nemmeno a parlarne e sono sempre più numerose le famiglie che perdono casa e risparmi perché impossibilitate a pagare le rate del mutuo.
Basti pensare che solo lo scorso anno, l’11,1% delle famiglie risultava relativamente povero, una percentuale questa che tradotta in numeri ci fa rabbrividire, in quanto si tratta di ben 8,173 milioni di persone, il 13,6% dell’intera popolazione. A questi bisogna poi sommare il numero delle famiglie in povertà assoluta, rappresentate da un cospicuo 5,2%, ovvero ben 3,415 milioni di poveri, quasi il 6% dell’intera popolazione del Bel Paese.
Secondo quanto rivelato dai dati Istat, la povertà relativa sarebbe aumentata di un decimo mentre quella assoluta raggiunge addirittura i 6 decimi di punto. Una realtà inquietante che sembra scaturire dalla malevola combinazione di due elementi interconnessi: precarietà del lavoro ed aumento del costo di beni e servizi.
Ad avere la peggio ancora una volta, il Mezzogiorno, penalizzato soprattutto d uno stile di vita che predilige la famiglia allargata. A pagarne amaramente il prezzo infatti, i nuclei familiari con più di tre figli, in particolari se minorenni.
Un aumento della soglia della povertà ovviamente, comporta una diminuzione di tanti settori collaterali come il grado di istruzione, ed ovviamente un basso grado di istruzione comporta un basso profilo professionale con relativa eslusione dei giovani dal mercato del lavoro (per rimanere sempre aggiornato sulle offerte di lavoro e per non perderti nemmeno una news visita il nostro sito RisparmioLavoro.it)