Dalla prossima settimana scatteranno nuovi aumenti per le bollette di luce e gas che sostanzialmente porteranno l’Italia fuori dal mercato europeo visto che nelle altre principali nazioni invece la tendenza è quella di abbassarle. Così invece di venire incontro alle esigenze delle famiglie si rischia di affossare ancora di più le finanze dei consumatori.
In effetti i prezzi erano già stati ritoccati sia a maggio che a luglio quando in particolare l’energia elettrica era stata aumentata quasi del 5% mentre il gas era cresciuto del 2,6%, comportando una spesa complessiva superiore di quasi 30 euro all’anno per ogni famiglia. Ora, come ha anticipato il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, dovrebbe arrivare un nuovo ritocco, pari ad almeno altri 5 euro.
Un rimedio poteva essere quello del decreto blocca-tariffe che è stato allo studio del governo sino all’inizio dell’estate ma che poi è stato accantonato. Sostanzialmente si voleva prevedere un arresto dei prezzi, indipendentemente dai costi del mercato, almeno sino al 31 dicembre 2013 in modo da dare un po’ di ossigeno alle famiglie, però almeno per il momento sembra che non se ne faccia nulla.
E Federconsumatori lancia l’allarme: per quanto riguarda l’energia elettrica la spesa annua di una famiglia tipo, per un consumo di 2700 kw/h, a fine 2012 supererà il record storico del 2008, raggiungendo quota 502 Euro, ossia + 65,20 euro rispetto allo scorso anno. Per le tariffe del gas invece il rincaro della spesa annua nel 2012 sarà pari a 136 Euro in più rispetto al 2011 (ossia + 11,9%). Così l’associazione lancia anche la sua proposta con il vicepresidente Mauro Zanini: “Da tempo ribadiamo che, per alleviare il peso dei costi del gas, è necessario ridurre l’eccessiva imposizione fiscale che incide su ogni metro cubo consumato per il 35%, portandolo progressivamente verso la media europea del 20%. Ad esempio si potrebbe utilizzare una sterilizzazione automatica dell’Iva legata all’aumento del costo della materia prima”.