La situazione economica dell’Italia è grave, il momento politico non è dei migliori e questo non è di alcun aiuto alle circostanze finanziarie, che ne sarà allora della prossima Pasqua? Per le vicine festività pasquali la Codacons denuncia un netto quanto prevedibile calo dei consumi. La perdita del potere d’acquisto e l’aumento dei prezzi al dettaglio porteranno gli italiani a tagliare sui tipici acquisti di Pasqua, tuttavia non faranno a meno del classico pranzo.
Il 31 marzo è ormai vicino, per le famiglie sarà una festa all’insegna dell’austerità. È sempre più difficile fare felici i più piccoli, si prevede infatti una contrazione del 17% sugli acquisti di uova di cioccolato e colombe, fenomeno più che giustificato dall’aumento del prezzo di questi prodotti tipici, calcolato nell’ordine del 6 e 8% rispetto all’anno passato.
Il presidente dell’associazione di difesa dei consumatori, Carlo Rienzi, ha così spiegato la situazione “I consumi delle famiglie relativi ai beni pasquali risentiranno della pesante crisi economica in atto. In particolare per uova e colombe il Codacons stima un calo record degli acquisti. Gli italiani tuttavia, pur effettuando tagli, non rinunceranno al classico pranzo di Pasqua in famiglia, e ai beni alimentari tipici come l’abbacchio e il salame, per una spesa complessiva di circa un miliardo di euro solo per il pranzo pasquale.”
Con pochi soldi in tasca e un budget limitato alla domenica in famiglia, sarà difficile per gli italiani pensare alle vacanze pasquali. Si prevede un calo drastico degli spostamenti interni e delle partenze verso l’estero. Ci aspetta una settimana santa caratterizzata dal risparmio, che tuttavia lascia spazio a idee originali ed economiche per sconfiggere gli effetti della crisi e non farsi mancare nulla.