Brutte notizie in arrivo anche per il Natale 2013, è previsto un crollo consistente dello shopping di Natale, l’ennesimo da quando è iniziata la crisi. Accade quello che non si credeva possibile solo un anno fa, quando si pensava a una ricrescita: quest’anno le famiglie spenderanno meno per i regali rispetto al 2012. Rosario Trefiletti, della Federconsumatori, ed Elio Lannutti, dell’Adusbef, si sono trovati d’accordo sullo shopping di Natale: “Per contrastare questa pericolosa tendenza è fondamentale stimolare una ripresa della domanda di mercato, attraverso un’immediata anticipazione dei saldi, come avviene in altri Paesi, e una detassazione delle tredicesime.”
Secondo l’osservatorio Nazionale Federconsumatori lo shopping di Natale nel 2013 subirà un crollo dell’ordine dell’11,2%. Ovvero se l’anno passato ogni famiglia italiana spendeva in media 148 euro, quest’anno appena 132. I motivi sono molteplici dal momento che, se da un lato la recessione finanziaria non ha subito considerevoli crolli, la situazione reale del Paese non ha conosciuto miglioramenti. Tra tasse pressanti e un costo della vita sempre più alto, gli italiani sono costretti a fare i salti mortali per andare avanti.
Le ricerche delle associazioni dei consumatori hanno evidenziato come il calo dello shopping di Natale porterà a crolli del 31% nel settore dell’arredamento, del 16% in quello del turismo e del 12% in quello dell’abbigliamento e calzature. Paradossalmente invece si acquisteranno più libri: il settore dell’editoria registrerà un piccolo miglioramento del 0,5%. Queste sono solo le prime previsioni e le prime stime, è vero che il margine d’errore esiste ma tutte le parti sociali si sentono di condividere le impressioni della Federconsumatori. Soltanto un intervento mirato del Governo potrebbe dare slancio all’economia natalizia.