Il futuro è pronto a coniugare il risparmio con la sostenibilità ambientale. Secondo una ricerca dell’Università canadese di Toronto, nei prossimi anni il ferro potrebbe andare a sostituire completamente i metalli rari nella produzione di farmaci e profumi. Il risultato immediato sarebbe una sensibile riduzione dei prezzi dei prodotti raffinati, che andrà ben a coniugarsi con un processo di produzione maggiormente ecologico.
Robert Morris, responsabile dello studio dell’Università di Toronto, ha spiegato che “il ferro è diecimila volte meno caro da ottenere rispetto al rutenio ed è più sostenibile.” Ad oggi nel ciclo di produzione di profumi e farmaci sono infatti essenziali i metalli rari come il rodio, il rutenio, il palladio e il platino. Sono tutti elementi che comportano un’elevata spesa economica e ambientale. Alla luce dei continui segnali che la natura dà all’uomo, e di fronte anche alle relativamente nuove esigenze economiche tipiche del tempo di crisi, si è pensato fosse il momento della svolta. E il cambiamento potrebbe venire proprio dal ferro.
Il professor Morris ha ben evidenziato come il ferro non solo è più economico, ma è anche e sopratutto più verde; di contro “meno di duecento metri cubi di metallo tipo platino sono estratti ogni anno e non possono essere riciclati, inoltre possono essere tossici.” Se fino a poco tempo fa si pensava che per quanto dannosi, i metalli rari fossero essenziali, adesso invece abbiamo la certezza che anche i catalizzatori a base di ferro possono essere altrettanto validi ed efficaci. Il prossimo passo è quello di progettare una ricetta in grado di mettere in pratica i frutti della ricerca: speriamo di non dover attendere ancora a lungo per beneficiare del risparmio verde.