E’ uno degli appuntamenti più attesi dai clienti, lo sta diventando sempre più anche per i commercianti. Perché mai come in questi ultimi anni ci si sta attaccando ai saldi da una parte per risollevare gli incassi e dall’altra per avere occasioni buone di risparmio.
E così tra meno di un mese partiranno i saldi estivi che hanno già un calendario di massima. Si partirà sabato 6 luglio in Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Toscana e Sardegna, mentre domenica 7 sarà la volta di Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia. In ogni regione la svendita andrà avanti almeno per 45 giorni anche se diverse hanno già deciso di prorogarli almeno per 60, come la Lombardia.
Come al solito ci sono regole scritte, o meno, da osservare sia per i commercianti che per i clienti. E’ sempre utile fare un giro nei giorni precedenti e osservare i capi o gli oggetti che si intendono acquistare sia per capire quello che si può spendere ma soprattutto per controllare che il prezzo non venga aumentato ad arte subito prima dei saldi per poi essere abbassato all’ultimo in base agli sconti praticati. In ogni caso sul cartellino il negoziante deve scrivere obbligatoriamente il prezzo di partenza, la percentuale di sconto e il nuovo prezzo. Rimane facoltativa invece l’indicazione del prezzo di vendita conseguente allo sconto o ribasso.
Inoltre i prodotti in saldo dovranno essere separati da quelli in vendita a prezzo normale o comunque dovranno chiaramente risultare diversi. E se il prodotto risultasse difettoso il consumatore potrà richiederne la sostituzione oppure il rimborso del prezzo pagato sempre che abbia conservato lo scontrino. Infine i prodotti in saldo si possono pagare anche con bancomat e carta di credito e non soltanto in contanti.