Il 15% della popolazione italiana soffre di colite, percentuale raddoppiata in 10 anni. Ma di cosa si tratta nello specifico? La colite, detta anche sindrome del colon irritabile, non è altro che un’infiammazione del colon, l’ultimo tratto del nostro intestino.
Tra le cause di questo disturbo ci sono l’ansia e lo stress ma anche altri fattori, come infezioni batteriche e virali, oppure può essere la conseguenza diretta di altre malattie quali, ad esempio, il diabete, la gotta o il morbo di crohn. I sintomi classici sono: forti dolori addominali, diarrea, flatulenza, meteorismo, mal di testa, ansia, nausea, senso di stanchezza, nervoso e difficoltà nella concentrazione.
Per curare questi tipo di infiammazione bisogna innanzitutto modificare il proprio stile di vita, riducendo stress e ansia, ma anche apportare dei cambiamenti nell’alimentazione. Niente latte e latticini, yogurt compreso. Da evitare anche tutti quei cibi che provocano una sensazione di gonfiore, come i legumi. Meglio la carne bianca al posto di quella rossa, consigliato il pesce cotto al vapore. Per quanto riguarda la frutta, invece, l’ideale sarebbe consumarla lontano dai pasti.
In base ai sintomi e alle cause che la provocano, ognuno dovrebbe trattare la colite diversamente. Se la colite si manifesta attraverso i crampi, può essere utile l’olio essenziale di basilico, facilmente reperibile in erboristeria. Una tisana a base di semi aromatici è invece consigliata contro il meteorismo. I fiori di Bach sono invece dei potenti alleati contro lo stress.