La salute è uno degli aspetti forse più importanti della vita quotidiana, ecco perché quando si hanno bisogno di cure o semplicemente si ha necessità di sottoporsi a visita medica è importante scegliere accuratamente dove e come visitarsi.
C’è da dire che dopo i numerosissimi casa di malasanità scegliere tra pubblico e privato sembra essere diventato difficilissimo, difatti rispetto al passato quando si necessita di una vita specialistica ad indirizzare le nostre preferenze non è più una questione prettamente economica, anzi.
A quanto pare le discriminanti che ci dirigono verso una direzione piuttosto che l’altra sono influenzate altresì da sesso ed età del capofamiglia ma non solo, in quanto sembra essere fondamentale al momentio della scelta, la percezione che si ha rispetto alla qualità del servizio sanitario pubblico.
Sembra che, buona parte della nostra decisione venga dettata quindi da vere e proprie regole inconsce, proprio come ci svela una ricerca condotta da Massimo Baldini, docente dell’università di Modena e Reggio Emilia e Gilberto Turati, docente dell’università di Torino che hanno messo in luce quali sono i principali indicatori che ci portano a scegliere tra pubblico e privato.
Tra i principali fattori si annoverano certamente lo stato di salute, difatti un cattivo stato di salute aumenta di gran lunga la probabilità di ricorso ai servizi sanitari privati, anche c’è da dire che se il capofamiglia è un uomo, la probabilità si dimezza.
Altro punto di influenza è il reddito, in quanto ovviamente le famiglie più abbienti possono permettersi con più tranquillità di accedere a prestazioni private, a differenza dei nuclei familiari economicamente meno benestanti che devono inevitabilmente ricorrere al pubblico.
