Il Codacons ha detto si al vaccino antinfluenzale per le categorie a rischio ma si è dichiarato assolutamente contrariao ad una politica di vaccinazioni di massa.
Una posizione alquanto equilibrata quella assunta dall’associazione rispetto all’ annuale campagna di vaccinazione contro i ceppi influenzali, visto che (come del resto tutti gli anni),anche questo inverno si è dato il via ad un vero e proprio bombardamento dei media che rischia di diventare più fruttuoso per le case farmaceutiche che non per i cittadini.
Attraverso gli inutili e spesso esagerati allarmismi si contribuisce esclusivamente ad aumentare gli intrioti delle major farmaceutiche attraverso l’esborso di soldi pubblici, senza però che ve ne sia effettivamente bisogno.
Proprio per tale motivo, infatti, il Codacons, visto anche quanto accaduto in seguito agli allarmi destati dopo l’epidemia influenzale dell’anno scorso, invita tutti cittadini a consultare il proprio medico di famiglia al fine di ottenere un parere esperto sulla necessità o meno di sottoporsi a tale trattamento.
Proprio per tale motivazione la campagna di vaccinazione è stata resa gratuita solo per alcune categorie di individui, ovvero per tutti coloro ritenuti a rischio, dato che il Codacons stesso ha invitato i soggetti non a rischio a non sottoporsi alla vaccinazione perché ritenuta controproducente, come nel caso del 2004, anno in cui il vaccino fu ritenuto dannoso e soprattutto inutile perché contenente un ceppo differente rispetto a quello che aveva causato “l’epidemia”.
Un errore, questo, che potrebbe ripetersi date le continue mutazioni del ceppo virale d’appartenenza che potrebbe rendere il vaccino inefficace nonostante i milioni spesi ed ovviamente attinti dalle casse statali, quindi dai contributi di tutti noi cittadini.
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