Accorpamento delle Province: previsti aumenti per le RCA

Solo qualche giorno fa ci siamo chiesti quali sarebbero potuti essere gli esiti effettivi dell’accorpamento delle province. Anche perché, proprio come sottolineato nel precedente articolo, nessuno ha saputo dire con certezza quanti soldi entreranno nelle casse dello Stato a seguito di questa manovra!

Ma qualcosa però possiamo dirla noi.. in merito ai possibili aumenti Rc auto derivanti -appunto- dall’accorpamento delle province.

Numerosi sono gli esperti che stanno mettendo in guardia gli automobilisti italiani da questa possibile situazione, tanto che c’è chi si azzarda a dire che i rialzi della polizza potranno interessare addirittura più di un milione e mezzo di automobilisti.

A darne notizia, il noto sito “Facile.it” che  ha provato ad analizzare gli effetti scaturenti dalla manovra politica in questione. È stato infatti proprio il Responsabile Business Unit Assicurazioni di Facile.it ad affermare che la polizza auto, componendosi di svariati elementi, può essere soggetta a variazioni di prezzo improvvise. Tra le voci che vanno a determinarne il prezzo, l’imposta provinciale ( l’Ipt), che varia dal 9% al 16%. Non è così impensabile affermare che l’accorpamento potrebbe condurre ad un aumento della tassazione pari ad almeno il 2%”.

Le Province più colpite potrebbero essere Parma e Piacenza seguite da  Treviso, Padova,  Pistoia, Siena, Prato, Massa, Arezzo e Grosseto.

E mentre gli automobilisti attendono il peggio c’è pure qualche compagnia assicurativa che, quasi per dispetto, ha fatto registrare il boom degli utili. Quasi a voler sottolineare una sorta di tagliante ironia, Il  gruppo assicurativo Generali ha archiviato positivamente i primi nove mesi dell’anno facendo registrare un utile netto di 1,164 miliardi di euro (per leggere l’articolo completo visita il seguente link), mentre dall’altro lato della “barricata” ci sono sempre più automobilisti che,stretti nella morsa della crisi e degli aumenti, dovranno rinunciare alla propria automobile.

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