Caro vita alle stelle, ecco gli aumenti del 2013

Che nessuno si aspettasse che con il nuovo anno si risolvessero tutti i problemi di natura economica in Italia è un dato assodato, ma che addirittura le cose peggiorassero con un ulteriore aggravarsi della crisi era opinione di pochi. In realtà le speranze degli italiani, in buona parte legate alle imminenti elezioni politiche, sono dure a morire. Tuttavia le prospettive per il 2013 sono nere, un’ondata unilaterale di aumenti è pronta a far diminuire il potere d’acquisto delle famiglie italiane.

Partiamo con ordine dalla tassa più imminente: negli ultimi giorni alla tv è stata da più parti ricordata la necessità di pagare il Canone Rai, rispetto agli anni passati questo ha conosciuto un nuovo aumento tanto che l’ammontare della spesa è lievitato a 113,50 euro nel caso dell’importo annuale, e a un totale di 120,64 euro invece nel caso in cui il pagamento venga ripartito in quattro rate. Attenzione perché l’imposta non si basa sull’effettiva visione dei canali pubblici, bensì sul possesso dell’apparecchio televisivo, motivo per il quale solo in assenza di questo è possibile risparmiare i soldi dell’abbonamento.

Gli aumenti sono tanti e sommati prendono la forma di una vera e propria stangata. Le tariffe postali sono più salate, il costo di spedizione di una cartolina è aumentato di dieci centesimi, mentre quello per l’invio di una lettera di venti centesimi, le raccomandate invece costeranno trenta centesimi in più. Come è stato annunciato da alcuni mesi, con il nuovo anno aumentano anche le multe per infrazione del Codice della Strada, tra il 5% e il 6% in più rispetto all’anno appena passato.

Mantenere un Conto Corrente è ormai diventato un lusso, aprirne uno nuovo un vero salto nel vuoto. Le spese di gestione del conto Bancoposta passeranno da 30,99 euro a 58,30 euro nel caso del singolo privato, le imprese invece dovranno sborsare 100 euro tondi tondi in luogo degli originari 74,80.

Percentuali in aumento anche per quanto riguarda i viaggi in autostrada e le tariffe del gas, per il quale Adiconsum consiglia caldamente di limitarne l’uso. Malaugurata ciliegina sulla torta sarà l’Iva, per questa è previsto l’ennesimo aumento di un punto percentuale per il prossimo luglio 2013.

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