Dagli ultimi dati pubblicati dall’Istat sulla condizione occupazionale dei lavoratori italiani, emerge una situazione alquanto allarmante che pare preoccupare il segretario della Cgl Fulvio Fammoni. I dati attengono all’andamento dell’occupazione nel periodo attinente al biennio 2009/2010.
Il Segretario annuncia una battaglia ferrata contro il governo che non ha saputo incrementare aziende e imprese al fine di favorire l’assunzione di nuovi lavoratori.
Si denuncia la mancanza di un piano di lavoro efficace in grado di far fronte alla crisi che si è abbattuta sui mercati globali e che ha determinato gravi svantaggi per tutti i salariati e i disoccupati Italiani.
Secondo il dirigente sindacale dal prossimo novembre si dovrebbe registrare un ennesimo calo dell’occupazione complessiva, portando l’Italia ad avere il tasso di disoccupazione giovanile più alto in Europa.
Ma la cattive notizie non finiscono qui in quanto si ripresenta con risoluta gravità la situazione emergenziale del Mezzogiorno che continua a registrare tassi sempre più alti di inoccupazione per i giovani laureati e diplomati.
Già nel 2008 i dati erano poco favorevoli in quanto si riscontrava il progressivo aumento di lavoratori cassintegrati oltre ad un preoccupante raddoppio delle domande di disoccupazione.
Si denuncia così l’assoluta importanza e trasparenza sulle reali condizioni lavorative del popolo italiano al fine di poter attivare delle politiche sociali e lavorative importanti volte a proteggere e garantire una salda sicurezza per tutti i lavoratori del Paese.
Fammoni, inoltre propone una nuova discussione politica su un’eventuale riforma degli ammortizzatori sociali per mettere in atto un sistema di tutela impeccabile per intere categorie di persone che versano in situazioni economiche precarie.