Non arrivano segnali positivi dall’indicatore sui consumi della Confcommercio, il mese di aprile ha fatto registrare l’ennesimo calo, è il diciassettesimo negli ultimi venti mesi. Si tratta dell’ennesimo segnale d’allarme, negli ultimi mesi l’Italia ha perso troppo tempo e le misure economiche prese si sono rivelate ancora inadatte per la ripresa economica. C’è tanta attesa per le decisioni del governo Letta.
Il dato più allarmante riguarda quello relativo ai beni e servizi per le tlc, solitamente in controtendenza, anche in questo settore aprile ha fatto segnare un calo del 2,5%. Confrontata alla situazione di un anno fa, il 2013 si prospetta ancora peggiore, se nei primi quattro mesi del 2012 era stata registrata una flessione complessiva del 3,3%, nel primo trimestre di quest’anno la percentuale ha già raggiunto il 4,4%. Per la Confcommercio i dati registrati confermano come “il deteriorarsi delle condizioni occupazionali e reddituali delle famiglie stia determinando una dinamica della domanda, in questa prima parte del 2013, ancora più negativa rispetto a quanto rilevato nei primi mesi del 2012.”
La nota diramata dall’associazione mette in risalto la crisi del settore delle tlc “Anche i beni e servizi per le comunicazioni che nei mesi precedenti avevano segnalato una certa dinamicità hanno mostrato una contenuta flessione della domanda”. Dati alla mano, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, ha cercato di risollevare i morali “Nel 2012 sono stati incassati 12,5 miliardi di euro dalla lotta all’evasione a fronte dei 10 miliardi che erano stati preventivati. Molto è stato fatto nel campo del contrasto all’evasione fiscale, molto resta ancora da fare.” Forse è arrivato il momento di concentrarsi su come rilanciare l’economia e l’occupazione, piuttosto che continuare a spremere un Paese ormai in ginocchio.