ROMA (13 marzo) – Velocizzazione delle procedure per la concessione e l’erogazione degli ammortizzatori sociali e raddoppio dell’indennità di disoccupazione dei Co.co.pro. dal 10% al 20% dell’ultima annualità percepita. Sono alcune delle novità introdotte dal nuovo pacchetto di norme per i lavoratori precari approvato dal Consiglio dei ministri.
Le novità diventeranno emendamenti al decreto legge incentivi. Le misure riguardano il «completamento e la semplificazione per gli strumenti di protezione dei lavoratori sospesi o licenziati». Si accorciano i tempi per accedere agli ammortizzatori sociali. «Dai 120-140 giorni che servivano per l’erogazione degli strumenti ordinari – ha detto il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi – con le misure adottate oggi ci sarà una drastica semplificazione del procedimento per arrivare a 20-30 giorni».
L’indennità di reinserimento per i collaboratori a progetto (co.co.pro) con un solo committente «è innalzata al 20% di quanto percepito l’anno precedente in un intervallo che va da 1000 a 2600 euro circa». Il raddoppio costerà 100 milioni di euro per il 2009. «Useremo 100 milioni ulteriori di disponibilità del ministero», ha spiegato Sacconi, sottolineando che «ragionevolmente prorogheremo anche nel 2010 la misura, ma attualmente la copertura è per il 2009. Rinunceremo a qualche ricerca», ha aggiunto.
Chi riceve sussidi potrà «accettare lavori per un massimo di tre mila euro per la parte restante del 2009. In questo modo, potranno fare un’integrazione all’80% del reddito che ricevono dagli ammortizzatori sociali». Misure per incentivare la riassunzione. Il ministro spiega che «i lavoratori che hanno sussidi straordinari potranno portare con sè i sussidi e così ci sarà un abbattimento del costo del lavoro».
A regioni anticipati 151 milioni. «Abbiamo messo a disposizione, con una anticipazione, alle regioni 151 milioni di euro presso l’Inps, come conto aperto su cui le singole regioni in base a un primo riparto possono attingere». Sacconi spiega che «presto potremo ripartire altre risorse». La crisi attuale. Il ministro ammette che si tratta di un momento difficile che potrà peggiorare, «ma occorre relativizzare» i dati e procedere a un «confronto con le serie storiche». I dati relativi al mercato del lavoro saranno forniti dall’Istat nei prossimi giorni, ma molto probabilmente «il tasso di occupazione si attesterà intorno al 59%» e il numero di occupati stabilmente sarà di «circa 23 milioni», ribadisce il ministro. «L’età di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro è drammatica – aggiunge – perché ci sono dei giovani vecchi che iniziano a lavorare a 30 anni con un titolo di studio debole. Una cosa è essere precari a 22 anni, altro esserlo a 30».
Fonte: Ilmessaggero.it