Mario Guidi, nuovo presidente di Confagricoltura, ha dichiarato che l’agricoltura “ha dato molto alla crescita e allo sviluppo del nostro Paese” e “molto ancora potrà dare se il Paese sarà in grado di restituire almeno in parte quanto ha ricevuto” e se verranno riscontrate “stabilità e certezze da parte dei nostri politici“.
Guidi ha affermato di credere “nella necessità di una maggiore coesione nel settore”, necessaria per il mondo agricolo “per affrontare le sfide future, a partire dalla costruzione di una nuova politica agricola comunitaria che dovrà essere più moderna e competitiva, più rispondente ad un’agricoltura europea profondamente cambiata negli ultimi anni”.
L’agricoltura deve poi avere – ha proseguito Guidi – “una crescita armonica e poter contare su un modello multifunzionale del settore”, così come “un ruolo centrale per la crescita lo avranno la cooperazione e l’associazionismo economico”, stante il bisogno di “progetti economici di filiera per rendere competitiva l’agricoltura italiana”.
Guidi ha inoltre sottolineato di volere “un foglio bianco su cui scrivere le regole e definire le priorità dei prossimi mesi per Confagricoltura e per la nostra visione dell’agroalimentare“: Confagricoltura – ha pertanto concluso Guidi – nei prossimi tre anni sarà un’organizzazione “coesa, unita e compatta“.