Il reddito medio degli italiani sale a quota 18.324 euro (in aumento del 5,7%). È quanto emerge dalle dichiarazioni dei redditi del 2007 sull’anno d’imposta 2006 pubblicate dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia.
In totale i contribuenti italiani sono 40.752.847, 10mila in più di anno prima.
Al Sud si guadagna il 20% in meno
Considerando la distribuzione per area geografica, rispetto al 2005, il reddito complessivo medio è aumentato su tutto il territorio nazionale. Con un incremento minimo del 5,3% al Centro e massimo del 6,5% al Sud e nelle Isole. In cui si riscontra comunque un valore assoluto medio (14.626 euro) di circa il 20% inferiore a quello nazionale.
Un contribuente su tre dichiara meno di 10mila euro
Il 35% dei contribuenti italiani dichiara un reddito Irpef inferiore a 10.000 euro. I più ricchi del Paese, (che dichiarano oltre 100.000 euro) sono lo 0,9% del totale. Mentre solo il 2% degli italiani dichiara più di 70.000 euro. La fascia di reddito più consistente è quella tra i 10.000 e i 40.000 euro (58,4%). Il 51% dell’Irpef è pagata dunque dal 10% dei contribuenti con i redditi più alti.
L’80% delle dichiarazioni da pensionati e lavoratori dipendenti
Per quanto riguarda il tipo di reddito dichiarato, il 78% è reddito da lavoro dipendente e pensione. Il 5,5% sono redditi da partecipazione, il 5,1% redditi di impresa ed il 4,2% redditi da lavoro autonomo. Il valore medio dei redditi da lavoro autonomo (36.388 euro) è il più elevato (circa il doppio del reddito complessivo medio), mentre i redditi medi da pensione (13.046 euro) risultano essere i più bassi.
La metà delle società è in «rosso»
Secondo le dichiarazioni 2007, la metà delle società italiane è in «rosso». «La quota di società con imposta positiva – si legge nel documento – ha raggiunto il 52,4% del totale (circa 503.000), con una crescita del 3,5% rispetto al 2005». Soprattutto al Nord, anche se la loro quota nel Sud e Isole sul totale nazionale è aumentata dell’1% rispetto al 2005. Le Società di capitali (961.014) sono aumentate di circa il 4,4% rispetto al 2005 e, come negli anni precedenti, sono costituite principalmente da S.r.l. (84,8%). La spina dorsale dell’economia del paese si conferma formata da Pmi. «I due terzi delle società – si legge nel documento del Dipartimento delle Finanze – hanno una dimensione medio-piccola o piccolissima, con un totale di componenti positivi del reddito ai fini IRAP minore di 500 mila euro (solo l’1% delle società supera i 50 milioni)»
Fonte: Ilsole24ore.com