Probabilmente, la definizione di “crisi ormai lontana” non solo non è vera, ma è altrettanto distante dalla realtà, perché ci sono forti rischi di instabilità che potrebbero incidere negativamente sulla ripresa e sull’uscita del nostro paese dalla crisi.
E’ quanto sostenuto dal presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, che si è reso protagonista della presentazione del Rapporto Annuale 2009, incentrato sulla situazione italiana.
La differenza tra l’Italia e gli altri grandi paesi industrializzati, sta sostanzialmente nella crisi del prodotto, che è stato molto più netta nel nostro paese, in quanto il Pil è ritornato sui valori su cui si attestava all’inizio del nuovo millennio.
Allo stesso modo, per colpa della crisi, si è ulteriormente ristretto il potere d’acquisto delle famiglie del nostro paese, che si è ridotto di ulteriori 3 punti al termine dello scorso anno.
Dando un’occhiata alla classifica della ricchezza il nostro paese ha visto aumentare lo svantaggio rispetto agli altri paesi del vecchio continente: il reddito delle famiglie è incrementato in Inghilterra, in Francia e in Germania.
Giovannini sottolinea solamente un dato, che è molto indicativo dell’attuale situazione: il reddito disponibile annuo pro capite si è ridotto di 360 euro in confronto al 2000.