Bisogna proseguire sulla strada delle liberalizzazioni al fine di creare una sorta di «un circolo virtuoso» capace si superare gli «egoismi di parte» e gli interessi dei singoli gruppi a favore del benessere dell’intera nazione. Questo quanto ribadito dall’Antitrust in una segnalazione sottoscritta da Giovanni Pitruzzella ed inviata a Governo e Parlamento.
Urgono numerosi interventi, primi tra tutti quelli inerenti alle liberalizzazioni di alcuni dei principali settori pubblici e statali, garantendo così anche una serie di opportunità di inserimento per numerosi soggetti determinando altresì la ripresa economica del Paese.
I settori sui quali intervenire restano, bene o male. Quelli segnalai ancor prima che la Manovra Monti andasse definitivamente in vigore, tra cui , trasporti , banche, servizi pubblici locali alle poste, energia, taxi e farmaci di fascia C, passando dal commercio alla tutela dei consumatori passando per la nuova organizzazione delle professioni fino a giungere alla semplificazione dell’attività amministrativa.
Secondo quanto contenuto nel documento stilato dall’Antitrust, il primo passo da compiere resta l’effettiva creazione di una legge annuale sulla concorrenza che miri a ristabilire gli equilibri economici senza indugi ed incertezze di sorta.
Importante però non sottovalutare i costi sociali sottesi alle liberalizzazioni, soprattutto nel brevissimo periodo, ed ecco che proprio per arginare il più possibile tali costi, l’Autorità ha esortato gli organi politici a perseguire l’equità sociale puntando altresì su nuove opportunità di lavoro, soprattutto per coloro che potrebbero diventare eventuali vittime di questi cambiamenti.