A quanto pare cominciano già ad emergere i primi effetti scaturenti dal chiacchieratissimo Decreto Bondi sul cosiddetto Equo Compenso, decreto che ricordiamo essere stato fortemente voluto dalla Siae che, di conseguenza, comincia a raccoglierne i primi frutti.
Proprio in seguito al varo di tale decreto, i prezzi dei vari prodotti Apple pubblicati sull’Apple Store Italia e dotati di memorizzazione, hanno subito rincari che si aggirano dai 3 ai 18 euro.
Gli inflazionati MacBook, in seguito al varo della nuova normativa, hanno registrato uno slittamento di prezzo che da 899 € li ha portati a raggiungere quota 902, iMac passano da 1099 a 1102 euro e i MacBook Pro da 2299 a 2302 euro.
Ma la sorte peggiore sembra essere toccata agli iPod, in quanto i rincari si fanno certamente ancora più visibili, difatti, coloro che volessero acquistare lo shuffle da 2 Gb dovranno pagare quasi € 10 in più, mentre il modello da 4 Gb passa dai 75 agli 81 €.
I prezzi salgono anche per i famosi iPod nano, difatti, per acquistare un semplice iPod nano da 8 Gb il consumatore dovrà pagare ben 26 euro in più, mentre i cosiddetti iPod classic passano dai 299 ai 247 euro.
Non diversa nemmeno la sorte dell’Ipod touch, in modello da 8 GB passa dai 189 ai 194 euro, il modello da 32 GB da 279 a 286 e il top di gamma,l’ iPod touch da 64 GB, da 369 a 379 euro.
A quanto pare i consumatori e le relative associazioni avevano ragione ad esprimere preoccupazione e diffidenza in quanto una nuova legge ha determinato l’emergere di nuove perdite da parte degli utenti.