Alternative sicure ai Bot: Etf e fondi obbligazionari governativi

Le alternative più interessanti ai BOT sono gli ETF e i fondi obbligazionari governativi a breve e lungo termine. L’ultima asta di BOT a sei mesi ha registrato un registrato un nuovo minimo storico del rendimento lordo, attestato allo 0,55%, cui bisogna poi sottrarre anche le commissioni e le tasse. I rendimenti netti dei BOT, in sostanza, sono scesi allo 0,08%. Segnali negativi anche dall’asta dei CTZ, i Certificati di Credito del Tesoro «zero coupon», con scadenza al 30 giugno 2011, il cui rendimento netto è diminuito all’1,29%.

Pensioni di invalidità in Italia: squilibri tra Nord e Sud

Come sempre accade in questi casi a pagare lo scotto della furbizia di pochi toccherà ai soggetti più deboli che saranno sottoposti anche quest’anno ad una raffica di controlli. Stando infatti ai dati rilevati dalla Relazione generale del ministero dell’Economia infatti ci sarebbero manifesti squilibri tra Nord e Sud Italia in fatto di pensioni di invalidità.
In rapporto alla popolazione residente infatti le regioni che registrano un maggior numero di invalidi civili sarebbero l’Umbria, la Sardegna, la Calabria, la Campania e l’Abruzzo.

Draghi: nel 2010 Italia fuori dalla crisi ma molte imprese rischiano

Il Governatore della Banca d’Italia al meeting di Comunicazione e Liberazione a Rimini: «Nel prossimo anno l’economia dovrebbe tornare a crescere». Non poche aziende, a causa del crollo della domanda, «potrebbero non sopravvivere». «Necessarie riforme strutturali nel Paese» e urge il «ripristino della piena fuzionalità del sistema creditizio».

 

Calo record per l’Euribor nell’estate 2009

Se l’estate del 2007 era stata tristemente nota per lo scoppio della “crisi subprime” e di tutti i drammatici risvolti che si è portata dietro, e i cui effetti sono ancora molto evidenti, l’estate del 2009 sarà sicuramente ricordata per la diminuzione progressiva dell’Euribor: il tasso medio con cui le banche effettuano le transazioni finanziarie, ovvero si scambiano denaro tra loro.

Fisco: in 7 mesi evasi 3,3 miliardi di euro

ROMA – Nei primi sette mesi dell’anno sono stati evasi all’estero 3,3 miliardi di euro. Il dato è stato diffuso dalla Guardia di finanza. Di questi, 1,1 miliardi sono stati rintracciati nelle transazioni e nelle operazioni finanziarie con i cosiddetti paradisi fiscali. Oltre 600 milioni di euro sono stati accreditati a danno di soggetti e imprese che avevano falsamente spostato all’estero la propria residenza o la sede della propria attività.

Economia Usa: nel 2010 il Pil sarà del +2%

Ancora qualche mese è l’America si lascerà il peggio alle spalle. Quest’anno, infatti, gli States dovranno piegarsi alla recessione economica con un prodotto interno lordo in sensibile contrazione, ma già dal prossimo anno è tempo di ripresa e di riscossa per l’economia. Per il 2009, infatti, il PIL a stelle e strisce, in base alle stime rilasciate dalla Casa Bianca, registrerà una contrazione del 2,8%, mentre nel 2010 ci sarà il tanto atteso rimbalzo con un incremento del prodotto interno lordo del 2%, per passare poi ad una crescita del 3,8% nell’anno 2011.

Scuola: le spese per i libri crescono e aumenta la tassazione occulta

Il costo dei libri e del corredo scolastico pesa sul bilancio delle famiglie e torna l’allarme delle associazioni dei consumatori contro il caro libri. Il tetto di spesa per i libri fissato dall’Istruzione viene superato da una scuola superiore su due, per un ammontare pari al 14,3 per cento. Gli studenti italiani dovrebbero spendere un massimo di 293 euro ma in realtà dovranno sborsare ben 335 euro.

Estate 2009: in agosto buon afflusso di turisti

Le ripercussioni negative che in Italia la crisi finanziaria ed economica ha comportato sui consumi e sulle capacità di spesa dei consumatori italiani ha messo già da parecchie settimane in allarme le società e le imprese operanti nel settore turistico, le quali per quest’estate in molti casi si sono dichiarate poco ottimiste sull’andamento degli affari.

Rc auto: aumenti del 155% in 15 anni

I costi medi delle tariffe obbligatorie Rc Auto in 15 anni, cioè dal 1994 a oggi, sono aumentati di circa il 155% passando dalla tariffa media di 391 euro a 995 euro. La denuncia è delle associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori che evidenziano in una nota che «ancora peggiore è la situazione che riguarda le polizze obbligatorie per assicurare moto e motorini sotto i 150 cc di cilindrata, con utenti taglieggiati e che hanno subito impennate scandalose ed ingiustificate superiori al 400%».

 

Banche: più garanzie per chiedere i prestiti

Dai dati forniti nel primo trimestre del 2009 dalla Banca d’Italia, emerge che le istituzioni finanziarie, per concedere credito alle imprese, chiedono sempre più garanzie e parametri più stringenti. Tanto che sono molto poche le imprese che riescono ad ottenere credito e, di conseguenza, sono pochi i distretti industriali e le pmi che possono sviluppare la propria economia e la loro produzione  di ricchezza. In termini monetari, per ogni 100 euro chiesti in prestito, quasi la metà sono da restituire subito per garanzie. Alle quali, poi, sono da aggiungere tutte le spese istruttorie, notarili, burocratiche e, non da ultimo, gli interessi. Vien da sé che ciò che resta in mano alle imprese che richiedono i prestiti sono pochi, pochissimi soldi.

Sms cari? Per gli operatori di telefonia mobile no

Nel nostro Paese il costo per l’invio degli SMS è caro oppure no? Ebbene, da tempo le Associazioni dei Consumatori denunciano come il costo per l’invio dei “messaggini” sia tra i più alti d’Europa, ma anche il Garante dei Prezzi nei giorni scorsi, volendo vederci chiaro, ha annunciato l’avvio di un’indagine sul caro-sms che potrebbe anche sfociare in un intervento del legislatore al fine di imporre una riduzione dei prezzi. Sul versante opposto, invece, gli operatori si difendono affermando come ben otto utenti di telefonia mobile su dieci abbiano attivate offerte tali che poi in media il costo degli SMS passa da un prezzo base di 15 centesimi di euro a soli tre centesimi di euro.

Senza l’attestato di certificazione energetica è legittima la richiesta di risoluzione del contratto e di risarcimento danni

Com’è ormai noto il 1° luglio è scattato l’obbligo per i venditori di immobili di consegnare ai compratori al momento del rogito, oppure anche successivamente previo accordo tra le parti non essendo ciò previsto legislativamente a pena di nullità del contratto di vendita, l’attestato di certificazione energetica (ACE) dell’immobile compravenduto, ai sensi dell’articolo 6, comma 1-bis, lettera c) del d.lgs. n.192/2005, come successivamente modificato dal d.lgs. n.112 del 2008.