In tutta Italia i saldi inizieranno il primo giorno feriale dopo l’Epifania e il primo sabato di luglio: le date sono state infatti unificate e le Regioni intraprendono così “una linea comune per evitare problemi di concorrenza e trasparenza“, come ha sottolineato Antonio Canzian, assessore marchigiano al Commercio.
Confesercenti ha spiegato che la data unica “rimette ordine nelle stagioni dei saldi e va a vantaggio sia delle imprese che dei consumatori“. Renato Borghi, presidente di Federmodaitalia, ha aggiunto che “lo scorso mese di ottobre, assieme a Federdistribuzione, avevamo fatto proprio questa proposta alle Regioni con l’obiettivo di soddisfare le aspettative dei consumatori e soprattutto di garantire un maggior equilibrio concorrenziale tra le imprese“.
A detta di Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione, viene così sancita la volontà “di intervenire per diminuire una non giustificata disomogeneità normativa presente sul territorio nazionale, su materie così sensibili per il consumatore come quelle delle vendite di fine stagione”.
Infine secondo Carlo Rienzi, presidente del Codacons, “la decisione delle Regioni di unificare in tutta Italia la data di partenza dei saldi non servirà a rilanciare i consumi e a salvare il commercio“. Pertanto “l’unica scelta possibile per salvarlo è la liberalizzazione dei saldi, lasciando piena libertà ai commercianti: in caso contrario, i saldi estivi faranno registrare un flop come i precedenti”.