Salgono i prezzi delle arance, consumatori in rivolta

I prezzi dei beni di prima necessità salgono in tutta Europa.

Pane, pasta e carote fanno registrare un forte incremento che evidenzia ancor di più la differenza tra il prezzo iniziale e il prezzo con cui viene venduto il bene.

Anche alcuni frutti molto apprezzati nel nostro paese, stanno avendo una parabola verso l’alto, in termini di prezzi: stiamo parlando degli agrumi nostrani che, secondo le statistiche derivanti da un’indagine di Coldiretti, sarebbero oggetti di forti rincari, pari al 625%.

Chi paga questa situazione? Ovviamente noi consumatori e il produttore agricolo. Quest’ultimo ricava solamente pochi centesimi dalla vendita del prodotto che, una volta arrivato nei supermercati, costano circa sei-sette volte in più.

Ad esempio le arance tarocco vengono comprate all’agricoltore al chilo per 0,20 euro, mentre poi le troviamo nei banchi dei supermercati a 1,45 al chilo.

Veramente una differenza troppo elevata che rischia di mettere il tappo a un prodotto, le arance, fondamentale per la nostra dieta e per mantenere una buona salute contro influenza e malanni vari.

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