La Camera dei Deputati ha approvato stamani in via definitiva il decreto legge che estende ai reati societari la sanatoria per i capitali illecitamente esportati all’estero. Il Governo aveva posto la fiducia sul provvedimento in occasione del voto al Senato. Il provvedimento, dopo una fase di dibattito politico acceso, come l’ha definita il presidente della Camera, Gianfranco Fini, è passato con soli 9 voti in più della maggioranza richiesta che era di 261 voti; in aula c’erano 522 deputati. Due gli astenuti. La norma è dunque legge e ora deve essere firmata dal presidente della Repubblica e pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
Dal provvedimento, secondo alcuni banchieri d’affari, si attende un gettito fiscale tra i 2,5 e 5 miliardi, pari a una regolarizzazione tra 50 e 100 miliardi. L’Agenzia delle Entrate e la Gdf questa settimana citavano una stima dell’associazione dei private banker che parlava invece di un potenziale da regolarizzare di 300 miliardi di euro.
Nella relazione tecnica il Governo ha indicato un euro simbolico a significare la difficoltà di stimare il gettito atteso dallo scudo fiscale. E mentre l’opposizione ha incalzato il Governo: ”evasori fiscali, mafiosi e tangentisti possono brindare felici, grazie a un Governo che approva lo scudo fiscale e decide di non sciogliere, per l’ennesima volta, il comune di Fondi infiltrato da ‘ndrangheta e camorra”, ha affermato Pina Picierno, responsabile legalità del Pd, si è fatto sentire anche il commissario Ue al Fisco, Laszlo Kovacs.
“La mia opinione personale è che in generale le amnistie fiscali hanno un impatto negativo sul morale dei contribuenti onesti”, ha detto, aggiungendo: “so che in generale ci sono delle preoccupazioni sulle amnistie fiscali e ne condivido alcune”. Attualmente il dossier scudo fiscale è all’attenzione della direzione generale Mercato interno che se ne occupa sotto il profilo della compatibilità con le norme sulla libera circolazione dei capitali.
Fonte: Milanofinanza.it
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