Sprechi nella gestione del debito pubblico: non è la prima volta che ne sentiamo parlare, anzi è uno degli argomenti più discussi in tutto il vecchio continenti negli ultimi tempi, in particolar modo per colpa del pericoloso aumento del rapporto debito/Pil in più di paese facente parte dell’Ue.
Allo stesso modo si registrano preoccupanti crepe anche nella gestione del patrimonio pubblico, in cui solitamente gli sprechi per una spese pubblica inutile non si contano più.
Proprio per questo motivo, il governo italiano, nello specifico il ministero dell’Economia, in riferimento al dipartimento del Tesoro, ha deciso di attivare nello scorso settembre una direzione concentrata sulla valorizzazione dell’attivo dello Stato.
Ultimamente, in fatti, sono stati diffusi, nell’ambito di una conferenza stampa a Montecitorio dei Radicali, dal titolo “I conti segreti della Camera”, dei dati molto preoccupanti.
Solamente per le locazioni di immobili, la spesa sale a circa 50 milioni di euro l’anno, mentre l’informatica, nel suo complesso, costa più di 20 milioni di euro all’anno.
Tra noleggi e autonoleggi, corsi d’inglese e quant’altro, si deve aggiungere ancora 1 milione di euro.
Insomma, se bisogna cominciare a tagliare la spesa pubblica, è necessario iniziare da qui.