Chi per scelta e chi per necessità, ma da questa settimana e almeno per le prossime due ci saranno almeno 3,6 milioni di italiani che partiranno per le vacanze oppure le proseguiranno se magari le hanno cominciate a fine agosto. La stima arriva dalla Coldiretti che valuta anche in almeno il 30% il risparmio medio per i consumatori, soprattutto se sceglieranno soluzioni alternative.
Così è più facile che chi parte scelga la montagna, anche se le città di mare non essendo più in altissima stagione propongono offerte interessanti a prezzi scontati. E’ il caso anche di diverse località termali che in questo periodo dell’anno sono pronte ad ospitare meno turisti classici e più frequentatori delle terme. In ogni caso in testa alle scelte ci sono gli oltre 20 mila agriturismi italiani che hanno fatto registrare una tendenza all’aumento delle prenotazioni, anche se il molti hanno optato per il ‘Last Minute’.
E intanto, con agosto che è andato definitivamente in archivio, è già tempo di primi bilanci e i dati che emergono non sono certo confortanti per gli operatori del settore. Infatti sono state registrate presenze in calo di almeno un 15%, con consumi che rispetto allo stesso periodo del 2011 sono calati anche del 20%, a dimostrazione di come gli italiani abbiano preferito la formula delle vacanze brevi e a poco prezzo.
Lo testimonia ad esempio la Fiba-Confesercenti, associazione che comprende i principali imprenditori balneari italiani: negli stabilimenti le presenze sono calate dal 5% al 15% rispetto allo scorso anno e gli avventori hanno puntato sia sull’affitto di sdraio e lettini puntando anche sulle spiagge libere, così come sulle consumazioni classiche di prodotti da bar e chioschi quali bibite, panini o gelati.
Merito, o colpa, della crisi economica ma anche da un tempo incerto nel mese di giugno al quale sono seguiti a luglio ed agosto gli aumenti indiscriminati della benzina nonché situazioni limite come quella del blocco nei voli WindJet. A ridere sono solo quelli del settore crociere, come testimonia Leonardo Massa, country manager Mercato Italia di MSC Crociere: “A partire da aprile abbiamo registrato un’ondata positiva in termini di prenotazioni: con un aumento dell’offerta MSC ha rilevato una crescita del 20% delle presenze rispetto al 2011. Va rilevato però che c’è stata una contrazione del costo medio, come effetto della tragedia del Costa Concordia e della crisi economica globale”.