Bce: misure di sostegno straordinarie si ridurranno progressivamente

L’exit strategy della Banca Centrale Europea comincia a prendere timidamente forma; l’istituto centrale di Francoforte, infatti, darà il via a breve alla riduzione delle misure straordinarie di stimolo al sistema finanziario (per intenderci, si tratta dei programmi adottati all’inizio della crisi). In particolare, le cartolarizzazioni garantite da Abs (Asset-Backed Securities) ed emesse a partire dal 1° marzo 2010 verranno accettate solamente se provviste del rating di almeno due agenzie; nel 2011, poi, questa regola verrà estesa a tutte le cartolarizzazioni.

Bce: Tassi restano invariati

La Banca centrale europea “risponde” alla Federal Reserve ed allo stesso modo in data odierna, dopo la decisione sui tassi di ieri della Banca centrale Usa, ha annunciato d’aver mantenuto stabile all’1% il costo del denaro nell’area euro.

Bce conferma tassi di interesse all’1%

I tassi di interesse dell’area euro rimangono fermi all’1%, in quanto ritenuti “appropriati”: è quanto emerge dal Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea. Si tratta dunque di un segnale che, secondo molti analisti, vuol far intendere  l’orientamento dell’istituto a non modificare il costo del denaro nel breve termine.

A ruba i Btp trentennali con rendimento annuo del 5%

MILANO — E’ salito anche lunedì, portando al 2,3% il guadagno (in conto capitale) realizzato in sole quattro sedute di Borsa. Chi ha comprato mercoledì e venduto lunedì sera, si è portato a casa 2,3 euro in più per ogni 100 euro investiti. Niente male in tempi di crisi e di Bot «a tasso zero». Eppure è succes­so, ed è successo proprio a un tito­lo di Stato.

Mutui: Euribor sempre più giù ma le banche alzano gli spread

Primato dopo primato l’Euribor, il tasso che viene anche utilizzato per il calcolo delle rate dei mutui variabili, sta scivolando sempre più verso il basso. Oggi la scadenza a 1 mese è stata fissata allo 0,45%, quella a 3 mesi allo 0,77% (entrambe hanno limato un ulteriore centesimo rispetto a ieri) e anche il tasso a 6 mesi si avvicina alla soglia dell’1% (1,04%).

Banche: più garanzie per chiedere i prestiti

Dai dati forniti nel primo trimestre del 2009 dalla Banca d’Italia, emerge che le istituzioni finanziarie, per concedere credito alle imprese, chiedono sempre più garanzie e parametri più stringenti. Tanto che sono molto poche le imprese che riescono ad ottenere credito e, di conseguenza, sono pochi i distretti industriali e le pmi che possono sviluppare la propria economia e la loro produzione  di ricchezza. In termini monetari, per ogni 100 euro chiesti in prestito, quasi la metà sono da restituire subito per garanzie. Alle quali, poi, sono da aggiungere tutte le spese istruttorie, notarili, burocratiche e, non da ultimo, gli interessi. Vien da sé che ciò che resta in mano alle imprese che richiedono i prestiti sono pochi, pochissimi soldi.

Mutui: sospensione delle rate per chi perde il lavoro

Le rate dei mutui, quelli per la propria abitazione, sono veri e propri salassi. Specialmente quelli calcolati con tassi variabili, ovvero trimestralmente considerati e valutati secondo l’indice interbancario Euribor. Infatti, l’ultimo decennio è stato caratterizzato da una impennata pazzesca degli interessi sui finanziamenti, e visto che il settore di questo mondo più corposo sono i mutui per l’acquisto o la ristrutturazione (se non per la costruzione: rispettivamente mutuo fondiario ed ipotecario, mutuo per la ristrutturazione, mutuo edilizio, nelle loro molteplici tipologie e sottotipologie), ne viene da se che esso risulta anche l’ambito maggiormente colpito. Se si considera anche che la casa è un bene di prima e assoluta (ovvero irrinunciabile) necessità, allora si rende ancora più evidente come esso – il caro mutui – sia una problema sociale rilevantissimo.

Mutui: i tassi tornano a salire

Inizia la risalita dei tassi interbancari. Il mercato, a detta degli operatori, sconta la possibilita’ che la Bce lasci il tasso di politica monetaria (Refi) all’1% per alcuni mesi.

Cosi’ l’Euribor a tre mesi e’ risalito a 1,286% (1,261% ieri), si tratta del top dallo scorso 13 maggio. L’Euribor tre mesi ha toccato il minimo storico di 1,237% lo scorso 19 maggio.

Mutui: tasso fisso alle stelle per colpa degli spread

Elio Lannutti di Adusbef ha stilato una classifica delle offerte: emerge che i mutui a tasso fisso sono soggetti ormai ad aumenti dovuti agli spread (il guadagno delle banche) di circa 4 volte rispetto ai tassi di riferimento stabiliti dalla Banca centrale europea (4,21 eurirs a 20 anni, contro tasso Bce all’1%). Ecco finalmente spiegato perchè i tassi Bce diminuiscono ma quelli dei mutui non si muovono proporzionalmente.

 

Il taglio tassi ha portato ad un risparmio consistente sui mutui

Secondo una rilevazione dell’Adusbef, l’ultimo taglio deciso dalla Bce, che ha portato il costo del denaro all’1 per cento sta portando un deciso risparmio nelle tasche degli italiani che hanno contratto un mutuo a tasso variabile. La rata mensile per un mutuo di 300.000 euro a trent’anni costa 617 euro in meno (da 1.737 euro a 1.120 euro) rispetto al picco massimo raggiunto di giugno 2008 (-35,5%).

 

Trichet: “Politica a tasso zero non replicabile in Eurolandia”

TOKYO – Il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, in visita a Tokyo, si è detto convinto che la politica dei tassi vicini allo zero, per anni prerogativa del Giappone e da alcuni mesi praticata anche negli Stati Uniti, «non sia appropriata per il caso europeo». Parlando al Foreign Correspondents’ Club of Japan di Tokyo, Trichet ha osservato come il modello giapponese non possa essere replicabile in Eurolandia.

Trichet: “Governi e banche al servizio della ripresa e della crescita”

Ancora dati negativi dall’economia reale. Secondo l’Istat a febbraio fatturato ed ordini industriali hanno segnato pesanti cali rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. gli ordini sono calati del 27,7%, il fatturato di quasi il 39%. Intanto da Tokio il Governatore della Bce invita banche e governi a fare ”tutto il possibile” per ripristinare la fiducia del settore privato al servizio della ripresa e della crescita perche’ ”esistono ancora rischi di improvvisi problemi”.