Le riforme del governo Letta
Nella giornata di ieri il nuovo governo ha incassato il voto di fiducia alla Camera, a colpire non è stato tanto il grande assenso della maggioranza delle forze politiche quanto le proposte di riforma avanzate dal nuovo premier Enrico Letta. Se le promesse saranno rispettate ci sarà un grande miglioramento per le tasche degli italiani. Il periodo dell’austerity sembra essersi concluso.
Pensioni: 600.000 dipendenti della sanità si salvano dalla Riforma Fornero?
Tra i molti problemi dell’Italia è ben noto quello della contraddizione che intercorre tra due fenomeni: la disoccupazione giovanile e il moltiplicarsi degli esodati, ovvero di tutte quelle persone over 50 espulse dal mercato del lavoro e non ancora ammesse alla pensione a causa dell’innalzamento dell’età o dei requisiti per accedere al trattamento pensionistico voluto dal governo Monti.
La manovra passa anche alla Camera
Ecco il via libera definitivo della Camera alla finanziaria: il provvedimento è infatti stato approvato nel corso della giornata di ieri, con 321 voti favorevoli e 270 contrari. In aula, ha presenziato, in occasione del voto finale, anche il premier Silvio Berlusconi, che ha anche avuto una lunga discussione con il ministro dell’Economia Tremonti.
Tasse locali: in Lombardia si paga il 63% in più rispetto alla Campania
Un importo che è davvero molto elevato: stiamo parlando di quella cifra che esce dalle tasche di ogni cittadino del nostro paese, per adempiere gli obblighi nei confronti del “fisco locale”.
In base ai dati diffusi dalla Camera, i contribuenti pagano, in un anno, circa 2364 euro a testa.
Spesa pubblica: la Camera utilizza oltre 70 milioni di euro all’anno
Sprechi nella gestione del debito pubblico: non è la prima volta che ne sentiamo parlare, anzi è uno degli argomenti più discussi in tutto il vecchio continenti negli ultimi tempi, in particolar modo per colpa del pericoloso aumento del rapporto debito/Pil in più di paese facente parte dell’Ue.
Codice della strada: in arrivo tante novità
Potrebbe ottenere in settimana l’approvazione definitiva il disegno di legge che modifica in 60 punti il codice della strada. Il testo, approvato pochi giorni fa dalla Camera, è pronto per l’ultimo via libera e modifica le norme su limiti di velocità, guida per i giovani, introiti delle multe e gestione dei punti della patente.
Assicurazioni: liberalizzazione a rischio
Via libera alla Camera per il testo dell’art. 21 del ddl “Sviluppo e Energia” sul ripristino dei contratti pluriennali per le polizze assicurative.
Cosa prevede?
Rispetto a quanto introdotto con le liberalizzazioni Bersani il nuovo provvedimento dà la possibilità all’assicuratore di proporre una copertura di durata pluriennale in alternativa ad una annuale, a fronte però di una riduzione del premio rispetto a quello previsto per la stessa copertura dal contratto annuale.
Referendum elettorale: i punti di vista
Quanto si tratta di elezioni politiche, amministrative o europee, l’invito ad andare a votare da parte dei partiti è unanime, ma quando si tratta di andare a votare per un referendum abrogativo affiorano spaccature, divergenze ed inviti chiari e palesi all’astensione.
Federalismo fiscale: le principali novità che apporta
Con la recente approvazione alla Camera e la prossima discussione in Senato del cosiddetto Federalismo Fiscale, molte sono ovviamente le novità che avranno luogo in ambito di imposte e riscossione dei tributi. Anzitutto, verrà cancellata la riserva di aliquota Irpef per le regioni; in luogo di essa vi saranno infatti delle compartecipazioni ai tributi erariali (soprattutto all’Iva), le quali verranno utilizzate come fonte di finanziamento per le funzioni essenziali.
Federalismo fiscale: via libera della Camera
Nuovo passo avanti per la riforma federalista dello Stato. La Camera ha infatti approvato il ddl sul federalismo fiscale che, dopo l’ultimo passaggio al Senato, sarà definitivamente legge. “Ormai è fatta, speriamo che al Senato non ci siano modifiche”, ha esultato il leader del Carroccio, Umberto Bossi, sottolineando anche come i dubbi di partiti come l’’Italia dei Valori e il Pd siano ormai fugati. In effetti, nel voto finale che ha visto l’ok al testo con 319 sì, 35 no e 195 astenuti, il partito di Antonio Di Pietro ha votato a favore con la maggioranza, mentre quello di Dario Franceschini si è astenuto.
Inizia il conto alla rovescia per il Burden Sharing Rinnovabili
La Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208 che prevede – tenendo conto dell’attuale livello di produzione delle energie rinnovabili – la ripartizione a livello regionale dello sforzo per arrivare al 17% del consumo totale da rinnovabili al 2020, così come concordato a livello comunitario dal pacchetto Ue Clima-Energia.