Evasione fiscale: Italia prima in Europa

L’Italia in Europa, ma c’era da aspettarselo, detiene un primato tanto grave quanto triste, ovverosia quello dell’evasione fiscale; il nostro Paese, con ripercussioni negative sia sull’economia, sia sull’equità fiscale, si porta infatti dietro questo problema da decenni e le forze al Governo, di qualsiasi colore, in questi anni non sono riuscite a conti fatti a risolverlo. Non a caso, secondo quanto rivela Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani -, in base ad un’indagine condotta su scala europea e sulla base dei dati delle Polizie tributarie, l’evasione in Italia continua a crescere, al punto che la quota di reddito imponibile che non viene dichiarato è in media pari al 51,2%.

Bankitalia: giudizio negativo sullo scudo fiscale

La Banca d’Italia non ha tardato a dire la sua riguardo il provvedimento fiscale più controverso dell’ultimo periodo. Così, mentre Di Pietro parla dello scudo fiscale come lavatoio mondiale della criminalità organizzata, Bankitalia manifesta il suo dissenso. E sembra che il dissenso sia fondato sui numeri: l’istituto di via Nazionale ha rilevato anche un incremento dell’evasione fiscale.

Scudo fiscale: investimenti all’estero, regolarizzazione in loco e rimpatrio

I contribuenti sono tenuti ad indicare nel modulo RW della dichiarazione dei redditi non soltanto le attività estere di natura finanziaria ma anche gli investimenti all’estero di altra natura, ”indipendentemente dalla effettiva produzione di redditi imponibili in Italia”. Lo precisa la circolare dell’Agenzia delle Entrate che fornisce i primi chiarimenti sulle modalità di adesione allo scudo fiscale, sottolineando che ”dovranno essere sempre indicati anche gli immobili tenuti a disposizione, gli yacht, gli oggetti preziosi e le opere d’arte anche se non produttivi di redditi”.

Evasione fiscale: incremento di incassi del 47% nel 2009

In materia di incassi da evasione fiscale, il 2009 si candida per essere un anno record con ricadute positive per le casse dell’Erario. Nei primi otto mesi di quest’anno, infatti, le azioni mirate del Fisco in materia di evasione fiscale hanno portato finora al recupero di ben 2,8 miliardi di euro, con un incremento del 47% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Italiani pagano 7800 euro annui in imposte, tasse e tributi

Nel nostro Paese gli italiani versano più tasse rispetto a quanto poi si vedono restituire in termini di spesa pro-capite per i servizi sociali, la sicurezza, la scuola e la sanità. A rilevarlo è uno studio della CGIA di Mestre, da cui in particolare è emerso come tra imposte, tasse e contributi ogni italiano versi in media allo stato ben 7.777 euro.

Fisco: 3 italiani su 4 non in regola

Allo stato attuale, applicando in materia fiscale il cosiddetto “redditometro” sui redditi del 2008, ben tre italiani su quattro non sarebbero in regola con il reddito imponibile dichiarato, con la conseguenza che l’Erario reclamerebbe al contribuente il pagamento di tasse aggiuntive al fine di rendere congrui i propri redditi con l’applicazione dello strumento.

Fisco: 50 miliardi in arrivo con lo scudo fiscale

A quanto ammonteranno i capitali illegalmente esportati all’estero che “rientreranno” nel nostro Paese attraverso lo strumento dello scudo fiscale? Ebbene, Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, a conclusione di un convegno tenutosi venerdì scorso a Napoli, dal titolo “Equità fiscale in Italia”, ha reso noto che i capitali pronti al “rientro” sono stimabili in ben 50 miliardi di euro. L’Associazione, tra l’altro, ricorda come con lo scudo fiscale sarà possibile non solo “sanare” l’esportazione e la detenzione illegale di capitali all’estero, ma anche gli yacht ed i beni immobili a condizione che si trovino in uno dei Paesi dell’Unione Europea.

Evasione fiscale: attivo canale informativo Comuni-Entrate

A partire da lunedì scorso, 9 febbraio 2009, i Comuni italiani e l’Agenzia delle Entrate hanno attivato direttamente online, e con pochi clic del computer, un canale di comunicazione finalizzato all’invio di “segnalazioni” da parte delle Amministrazioni locali con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale.
Trattasi, secondo quanto precisa l’Agenzia delle Entrate con un comunicato, di segnalazioni “qualificate”, ovverosia finalizzate ad accertare l’effettiva capacità reddituale, e quindi contributiva, dei contribuenti.

Lotta all’evasione fiscale: la Ue allenta il segreto bancario

Gli Stati dell’Unione europea non potranno più invocare le regole sul segreto bancario per bloccare le inchieste internazionali sull’evasione fiscale. La Commissione europea adotterà domani, lunedì, «una riforma sulla mutua assistenza nell’accertamento delle imposte in altri Paesi che coprirà tutti i tipi di tributi, compresa l’Iva e le accise», ha spiegato il commissario ai Tributi Laszlo Kovacs. La proposta dovrà poi ottenere l’approvazione di tutti i 27 Stati dell’unione per assumere forza di legge. Ha come bersaglio soprattutto il Lussemburgo, l’Austria e il Belgio che ancora ammettono forme di segreto bancario in deroga alle norme comunitarie.