Fondo di Garanzia acquisto prima casa per gli under 35: quali sono i requisiti da rispettare?

Procedere  all’acquisto di una casa oggi non è cosa facile, soprattutto quando a dover affrontare questa spesa è una giovane coppia, magari al di sotto dei trent’anni, con un lavoro precario e una condizione economica instabile. Sono numerose le coppie in Italia che non si sentono ancora pronte di poter far questo passo, perché impossibilitate da una serie di problematiche logistiche  come la mancanza di un posto fisso.

“Vieni via con me”, succede in Italia

Un successo annunciato quello di “Vieni via con me” che ieri sera ha preso il via sulla terza rete nazionale, quella più difficile da raggiungere con il digitale terrestre imposto dal nostro governo, nelle zone dove il segnale di questa “futuribile” tecnologia è ancora molto, troppo, debole.

Giovani: il mondo del lavoro è off-limits

I giovani risultano sempre più un pesce fuor d’acqua nel mondo del lavoro. In questo particolare momento, la ricerca di un’occupazione, per chi ha un’età sotto i 25 anni, è il triplo più difficile in confronto alle altre fasce d’età. Non solo l’Italia, ma tutta l’area Euro, si trova in questa situazione altamente negativa. A livello mondiale, il tasso di disoccupazione giovanile è in pratica la metà rispetto al dato che si registra in media nel vecchio continente.

Istat: cresce ancora la disoccupazione tra i giovani

Le indagini Istat si fanno sempre più impietose: la disoccupazione, in particolare, ha toccando livelli record nel mese di aprile, arrivando alla quota dell’8,9%, aumentando ancora rispetto al già elevato valore rilevato a marzo.
L’Istat conferma che si tratta del dato peggiore dal 2001: fa paura, in particolar modo, il dato sull’occupazione giovanile, con una statistica impietosa che rileva come quasi un ragazza su tre sia disoccupato.
In confronto ad aprile di un anno fa, gli occupati si sono ridotti di 307 mila unità, con un calo dell’1,3% mentre, rispetto al mese di marzo 2010, il dato è aumentato invece dello 0,2%.

Agevolazioni Finanziarie: mutui alle giovani coppie

In un periodo di particolare  precarietà come quello in cui si trovano la maggior parte degli italiani e soprattutto i giovani sempre meno avviati a lavori stabili,  può far comodo conoscere agevolazioni e sostegni messi a punto dal governo.

Per tutti coloro che non ne fossero ancora a conoscenza,  ricordiamo che esiste una peculiare agevolazione messa a punto proprio per le giovani coppie costrette ad accendere un mutuo finalizzato all’acquisto della prima casa.

Prestiti agevolati per ragazzi e giovani coppie

Cercando un po’ tra le proposte dei prodotti finanziari immessi sul mercato,  si può osservare un incredibile ventaglio di proposte ideate e particolarmente studiate per tutti i giovani compresi tra i 18 e i 35 anni. Si tratta di prodotti flessibili,  economici e vantaggiosi, che tengono particolarmente conto dell’emergere di nuovi ostacoli nel mondo lavorativo giovanile sempre più precario e meno stabile. Si tratta solitamente di prestiti le cui pratiche burocratiche sono sensibilmente snellite al fine di rendere più agevole l’accesso al mondo dei mutui,  i documenti richiesti solitamente si limitano a carta d’identità,  codice fiscale e busta paga che certifichi il reale reddito del richiedente,  escludendo tutta una serie di certificati che negli anni hanno fortemente intralciato il percorso di accesso.

Mutui: allo studio sostegni alle famiglie a basso reddito, studenti e giovani coppie

Con la crisi che non da cenni di miglioramento soprattutto per i molti lavoratori che sono rimasti a casa, le banche hanno abbassato i tassi di interesse per i mutui e ora decideranno se bloccare il pagamento dei mutui per le molte famiglie in difficolta’.
L’ Abi è pronta per partire con la moratoria sui mutui per aiutare le famiglie in attualemnte in difficolta’.

Marcegaglia rilancia l’ipotesi di contratto unico per i giovani

Bisogna «sfruttare la crisi per riconvertire il sistema e dare più potere ai giovani». Per questo bisogna evitare nel lavoro «la divisione per i lavoratori anziani di fatto stabili e irremovibili e i giovani che invece sono precari». E questo potrebbe essere realizzato «non con licenziamenti più facili, ma studiando un contratto unico, come sta ora ipotizzando il Pd, che preveda inizialmente meno tutele e poi progressivamente un loro aumento, evitando così l’attuale segmentazione troppo netta tra anziani e giovani».