Bilanci decennali nel mondo economico: quali sono le sorti dei piccoli investitori?

Solitamente per tirare le somme e trarre conclusioni ferme e determinanti sui tanto temuti  investimenti a lungo termine, bisogna aspettare un arco di tempo che non sia mai inferiore ai dieci anni. Infatti come l’esperienza insegna e la consuetudine vuole, i prodotti finanziari a lungo termine vanno analizzati a posteriori e in un lungo periodo dilatato nel tempo, per poter veramente comprendere pienamente il frutto e l’eventuale vantaggio dell’investimento.

Guardando allora a ritroso, negli ultimi 10 anni , si scopre che mentre l’indice azionario Nasdaq ha perso dal 1999 al 2009 il 44%, i titoli di stato americano sono stati nettamente più fruttuosi e vantaggiosi in quanto nello stesso periodo hanno guadagnato l’85%.

Mutui: in un anno calo del 35%

Il tasso variabile gode di un buon momento. I tagli del costo del denaro effettuati dalla Banca Centrale Europea, infatti, stanno dando ottimi frutti, e infatti chi ha contratto un mutuo per l’acquisto, la ristrutturazione, o la costruzione di un immobile con l’applicazione dei tassi reali in base agli indici Euribor, Eurirs, Irs, stanno cogliendo tali frutti e continueranno a coglierli.

Il redditometro si aggiorna per le imposte 2008 e 2009

La tabella degli indici e i coefficienti presuntivi di reddito o di maggior reddito, relativi a beni e servizi indicativi della capacità contributiva delle persone fisiche, sono stati aggiornati e convertiti in euro in base al tasso ufficiale di cambio fissato dal regolamento CE del 31 dicembre 1998.
Il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha firmato, infatti, il provvedimento che rivede la tabella allegata al decreto del ministro delle Finanze del 10 settembre 1992, relativa al calcolo dell’imposta dovuta per i periodi d’imposta 2008 e 2009.

Borsa, Europa in ribasso frenata dalle banche Usa

Brusca frenata per gli indici europei nel finale di seduta. Le Piazze del Vecchio Continente chiudono tutte in territorio negativo una seduta dominata dalla forte volatilità. Parigi archivia la giornata in calo dell’1,94%, Francoforte dell’1,11%, Londra dell’1,42%, mentre Madrid cede un punto percentuale. Stesso andazzo a Piazza Affari dove il Mibtel ha chiuso a -1,80% e l’S&PMib a -1,36%, invertendo la rotta dopo la diffusione del bollettino della Banca d’Italia che, per il 2009, prevede un rallentamento del Pil del 2%.