Mercato Del Lavoro: Quanto influisce la Laurea?
Cosa non si è detto oggi sul mercato del lavoro! La questione è stata affrontata da numerosi punti di vista e parlare di disoccupazione oramai, sembra addirittura scontato ed obsoleto!
Cosa non si è detto oggi sul mercato del lavoro! La questione è stata affrontata da numerosi punti di vista e parlare di disoccupazione oramai, sembra addirittura scontato ed obsoleto!
Un tempo funzionava così: uno si laureava e aveva quasi subito il lavoro assicurato. Un mito che negli ultimi tempi sembra essersere completamente svanito nel nulla e lo dimostra un rapporto stilato dal Cilea, ossia il consorzio che raccoglie otto università lombarde, che indica quanto sia complicato per i neolaureati trovare un posto di lavoro.
La commissione Cultura della Camera dei deputati ha dato il proprio assenso alla riforma dell’ordine dei giornalisti. I giornalisti professionisti non potranno non avere almeno una laurea triennale e quelli pubblicisti dovranno passare un esame di cultura generale: queste le principali novità del progetto di riforma.
Il calcolo del riscatto della laurea è individuato dall’INPS sulla base della retribuzione media pensionabile riferita alla data della domanda, del periodo da riscattare, dell’età e del sesso del richiedente. L’ammontare determinato può essere pagato in unica soluzione o fino a 120 rate mensili (dieci anni) senza interessi.
Per andare in pensione nella pubblica amministrazione occorreranno 40 anni di contributi, contando anche l’eventuale contribuzione figurativa come i riscatti della laurea o del periodo di leva. Almeno dal 2009 al 2011. «Salvati» solo magistrati, professori universitari e dirigenti medici responsabili di struttura complessa.
Per andare in pensione nel settore della pubblica amministrazione occorreranno 40 anni di contributi, contando anche l’eventuale contribuzione figurativa come i riscatti della laurea o del periodo di leva. Lo ha annunciato il ministro della Funzione publica, Renato Brunetta spiegando che la norma sarà reintrodotta in sede di conversione del decreto legge con cui è stata varata la manovra estiva.
Con la crisi, ma soprattutto con l’incremento della flessibilità degli ultimi anni, la stabilità occupazionale scricchiola anche per quei lavoratori che hanno una laurea. In base ad una ricerca realizzata dal Formaper, e promossa da Unioncamere Lombardia e dalla Camera di Commercio di Milano, emerge infatti, sulla base dei dati dei neolaureati nel biennio 2007-2008, come solamente un laureato su cinque della Lombardia abbia il posto fisso.