Estinguere anticipatamente un mutuo conviene davvero?

Tutti coloro che si trovano alle prese con il pagamento mensile di un mutuo si sono chiesti, almeno una volta nella vita, se l’estinzione anticipata rappresenta davvero una soluzione conveniente.

Ma sembra che a tale quesito non si possa dare una risposta univoca in quanto sono numerosi i fattori che possono influire sulla scelta, determinando una maggiore convenienza o un pessimo risultato.

Nuovo pacchetto di Norme in materia di stabilità Bancaria

Il Comitato di Basilea che si occupa della supervisione bancaria, ha fornito un pacchetto di proposte volte a rendere più forte le norme in materia di liquidità e patrimonio.
Il Comitato di Basilea è una sorta di forum che nasce con lo scopo di creare una collaborazione forte e duratura tra le banche operanti nel settore centrale e le varie istituzioni di stampo finanziario che si occupano di sorveglianza bancaria.

Banche: più garanzie per chiedere i prestiti

Dai dati forniti nel primo trimestre del 2009 dalla Banca d’Italia, emerge che le istituzioni finanziarie, per concedere credito alle imprese, chiedono sempre più garanzie e parametri più stringenti. Tanto che sono molto poche le imprese che riescono ad ottenere credito e, di conseguenza, sono pochi i distretti industriali e le pmi che possono sviluppare la propria economia e la loro produzione  di ricchezza. In termini monetari, per ogni 100 euro chiesti in prestito, quasi la metà sono da restituire subito per garanzie. Alle quali, poi, sono da aggiungere tutte le spese istruttorie, notarili, burocratiche e, non da ultimo, gli interessi. Vien da sé che ciò che resta in mano alle imprese che richiedono i prestiti sono pochi, pochissimi soldi.

Imprese: in Italia tassi per prestiti tra i più alti d’Europa

Giulio Tremonti circa un mese fa chiese: “Vorrei fare un invito alle banche: allineate un po’ di più i tassi italiani a quelli europei. Solo un pochino”.

I tassi a breve italiani, sebbene siano calati dal settembre scorso del 2,44%, restano i più alti tra i grandi Paesi europei. Un rapporto dell’ufficio studi degli artigiani di Mestre rileva che i tassi applicati in Italia, calcolati fino a maggio di quest’anno, per prestiti inferiori ad un anno arrivano al 4,37%.

Mutui offset: rate giù col conto in banca

Per vedere ridurre l’importo della rata del mutuo da pagare non bisogna sperare solo che scendano i tassi di interesse. Alcuni istituti di credito, infatti, offrono anche una seconda via. Si tratta dei mutui che incorporono l’opzione offset. In cosa consiste? In sostanza, l’importo della rata è ricalcolato ogni mese in base alla liquidità disponibile su un conto corrente collegato. Più liquidità si ha sul conto (fatto salvo che non vi è nessun vincolo sul deposito ma le somme possono essere prelevate in qualsiasi momento) maggiore è l’impatto di riduzione sulla rata.

Confindustria propone il blocco del TFR per un anno in azienda

Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, nell’ambito di un incontro con la stampa promosso dall’Associazione Industriale locale a Foggia, ha fatto sapere che intende sostenere le imprese italiane in cattive acque a causa della notevole difficoltà ad ottenere liquidità dagli istituti creditizi:  il rimedio sarebbe quello di bloccare per un anno in azienda i versamenti per i trattamenti di fine rapporto. I flussi di Tfr non andrebbero per un anno all’Inps, ma sarebbero trattenuti proprio all’interno delle stesse imprese.

BTp «promossi» dai mercati

È stato un giorno di gloria, ieri, per i titoli di Stato italiani. Il differenziale del rendimento tra BTp e Bund ha chiuso la giornata allo stesso livello di apertura, 146 centesimi di punto percentuale, in controtendenza rispetto all’allargamento non-stop registrato dagli spread di Grecia, Spagna, Irlanda e in mattinata anche del Portogallo.