Abolire le Province, un risparmio da 7 miliardi all’anno
La scorsa settimana, grazie anche all’astensione del Pd sulla proposta di legge presentata dall’Idv, le Province ancora una colta si sono salvate dalla cancellazione. Ma in realtà i conti parlano chiaro: la loro abolizione potrebbe permettere di realizzare un risparmio secco per i cittadini italiani di almeno 7 miliardi di euro annui.
Allarme Confindustria, il Pil italiano non cresce abbastanza
Sono bastati sei mesi al Centro Studi della Confindustria per rivedere al ribasso le stime di crescita dell’economia italiana e in particolare del Pil. Se infatti nello scorso dicembre le previsioni erano di un aumento pari all’1,1%, ora si attestano soltanto allo 0,9%.
Evasione Fiscale: Quanto costa agli italiani?
Come tutti sappiamo, una delle problematiche più grosse che caratterizza il nostro paese resta tutt’oggi quella dell’evasione fiscale, una vera e propria piaga per l’economia e per la società moderna, dato che, silentemente,tale fenomeno indebolisce l’intero sistema economico dall’interno, come una sorta di male incurabile.
Solidarietà e merito per assicurare una prospettiva di crescita al Paese
Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia, ha dichiarato che la crescita economica “dipende dalle istituzioni, dalla fiducia dei cittadini verso di esse, dalla condivisione di valori e speranze” e che “occorre sconfiggere gli intrecci di interessi corporativi che in più modi opprimono il Paese”.
In Italia la ripresa resta anemica: in calo la fiducia dei consumatori
Il centro studi di Confindustria ha comunicato che in Italia “la ripresa resta anemica“: “le attese delle imprese e la fiducia dei consumatori” – è stato quindi sottolineato – “confermano i segnali di stagnazione” e inoltre “si delineano tendenze poco favorevoli per i consumi“.
Riciclaggio: in Italia è oltre il 10% del Pil
Anna Maria Tarantola, vicedirettore generale della Banca d’Italia, ha dichiarato che nel nostro Paese il riciclaggio vale oltre il 10% del Pil a causa della forte influenza “di alcune multinazionali del crimine“.
Tremonti: Italia, deficit da ridurre
Giulio Tremonti, ministro dell’Economia, ha dichiarato che il nostro Paese proseguirà “nel percorso di riduzione del debito e del deficit“. Il ministro ha chiarito che “come tutti i paesi dovremo fare qualcosa in più, l’Italia meno degli altri, e lo faremo”.
Confindustria: poche riforme chiare per uno Stato che funzioni meglio
Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, ha dichiarato che gli imprenditori chiedono “poche riforme chiare, non sussidi, non incentivi, non aiuti: riforme che permettano allo Stato di ridursi e di funzionare meglio”.
Carosio, Bankitalia: ampliare e irrobustire il mercato dei capitali
Giovanni Carosio, vice direttore della Banca d’Italia, ha dichiarato che occorre “continuare a operare per l’ampliamento e l’irrobustimento del mercato dei capitali“.
Bankitalia: le imprese hanno difficoltà a essere competitive
Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia, ha dichiarato che “una maggiore competitività del sistema produttivo non può essere ottenuta con sostegni e difese dalla concorrenza: richiede un’attenta regolamentazione pro-competitiva dei mercati, ben disegnata e sorvegliata da regolatori indipendenti”.
Confcommercio: più consumi per avere più produzione e occupazione
Dall’analisi del Centro Studi Confcommercio emerge che “ciascun italiano dispone oggi per i consumi, a parità di potere d’acquisto, mediamente di 570 euro all’anno in meno rispetto al primo trimestre del 2007″.
Marcegaglia: siamo il secondo paese manifatturiero d’Europa
Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, ha dichiarato che “gli imprenditori italiani ci sono, non hanno perso la voglia di fare impresa” e a dimostrarlo ci sono “i numeri dell’export“, i quali rivelano che “siamo il secondo paese manifatturiero d’Europa”.
Confindustria: in Italia bene la domanda estera, stagnante quella interna
Il Centro studi di Confindustria rende noto che la ripresa mondiale prosegue “a ritmi molto elevati, ma non uniformi” (passo “molto robusto e in accelerazione” in Usa, Germania, Brasile e Russia), mentre l’economia italiana “procede meno rapida.
Istat: Pil 2010, risultato importante ma la strada da fare è lunga
L’Istat ha rivelato che il prodotto interno lordo italiano è aumentato dell’ 1,1 per cento nel 2010, anno che – rammenta l’Istituto Nazionale di Statistica – ha avuto una giornata lavorativa in più rispetto al 2009.