Buone notizie per le tasche degli Stagisti
Parlare di notizie negative a lungo andare stanca, oggi finalmente mi sono imbattuto in una notizia positiva per tutti i laureati ed i neolaureati alle prese con la crisi del lavoro di cui abbiamo abbondantemente parlato sulle pagine di questo sito. La Repubblica degli Stagisti è un sito che aiuta i giovani laureati in molti modi ed ha recentemente lanciato una iniziativa molto interessante da molti punti di vista, ma sopratutto dal punto di vista economico.
Rapporto Cgil: potere d’acquisto diminuito di oltre 5000 euro in dieci anni
I lavoratori dipendenti del nostro paese, hanno dovuto fare i conti, nell’ultimo decennio, con una perdita totale di oltre cinquemila euro per quanto riguarda il potere d’acquisto. E’ quanto sostenuto dalla Cgil, in un rapporto diffuso in data odierna, che va ad indagare sulla crisi dei salari che si è verificata negli ultimi anni.
Ocse: disoccupazione ai massimi dal Dopoguerra
Le statistiche a volte sono davvero pesanti da digerire. Anche questa, stilata dall’Ocse, che riguarda la disoccupazione e i salati ha confermato come la situazione a livello internazionale sia attraversando un momento delicato. E’ partito dal livello più basso mai toccato in 28 anni, ovvero il 5,8% al termine del 2007, il tasso di disoccupazione ha registrato una terribile impennata, fino ad arrivare al vertice, il punto massimo dal dopoguerra ad oggi, dell’8,7%, nei primi tre mesi del 2010, che in pratica rappresenta circa 17 milioni di persone senza lavoro in più.
Lavoro: stimolare la ripresa legando i salari ai profitti d’impresa
Esiste una misura “democratica” che consentirebbe di rispondere in maniera adeguata agli abusi delle stock option e degli incentivi per retribuire i top manager: si tratta di allargare a tutti i dipendenti, lo stipendio legato a filo diretto con l’andamento dell’azienda, in particolar modo iniziando dai profitti.
Salari: l’Italia in fondo alla classifica Ocse
I salari italiani sono in fondo alla classifica dei Paesi Ocse.
Il nostro paese si posiziona addirittura al 23esimo posto, con dei guadagni che calano del 16,5% in confronto alla media degli altri paesi che rientrano nella speciale classifica a livello europeo.
Draghi: nel 2010 Italia fuori dalla crisi ma molte imprese rischiano
Il Governatore della Banca d’Italia al meeting di Comunicazione e Liberazione a Rimini: «Nel prossimo anno l’economia dovrebbe tornare a crescere». Non poche aziende, a causa del crollo della domanda, «potrebbero non sopravvivere». «Necessarie riforme strutturali nel Paese» e urge il «ripristino della piena fuzionalità del sistema creditizio».
Italia: crolla l’export e il Pil crolla
Sullo sfondo della sua “debole competitività”, l’Italia é tra i Paesi Ocse più colpiti dal calo dell’export (-20,9% nel 2009) assieme a Giappone e Germania, scrivono gli economisti dell’Ocse. Ma anche la domanda interna continuerà a diminuire nel 2009 (-4,2%) per riprendersi solo leggermente nel 2010 (+0,3%). Una situazione che porta l’Ocse a stimare un calo del Pil del 5,5% nel 2009.
Uil: indispensabile tagliare le tasse per i lavoratori dipendenti
L’Italia é al 23° posto per quanto riguarda gli stipendi. L’Ocse ha infatti calcolato gli stipendi medi in 30 Paesi, al netto delle tasse e a parità di potere d’acquisto. Gli italiani hanno buste paga che sono poco più della metà di quelle inglesi e più basse di quelle greche e spagnole.
Acquisto casa: i giovani orientati verso quella piccola e in affitto
Il 78% delle giovani coppie italiane, che stanno per fare il grande passo, cerca una casa in centro o nella primissima periferia.
Le coppie sembrano non essere interessate alla villetta con giardino (ambita invece delle coppie con figli) e vogliono mantenere un tenore di vita più movimentato preferendo il centro per i suoi servizi e per i divertimenti (locali, cinema ecc. ecc.).
Stipendi e potere di acquisto italiani tra i più bassi in Europa
L’indice del fatturato dell’industria e l’indice dei salari rappresentano il peggior dato dal 1991. I due indicatori sono scesi del 2,1% rispetto a dicembre. Nel confronto su base trimestrale, il fatturato scende dell’8,8% e gli ordinativi del 14,2%. L’auto resta uno dei settori più colpiti.
Beige Book: economia Usa sempre più debole
L’economia americana continua a deteriorarsi, soprattutto in seguito alla mancanza di credito e al calo generalizzato delle vendite al dettaglio. Nel Beige Book la Fed dipinge un quadro non confortante e constata come il mercato del lavoro continua a mantenersi debole.