Biglietti cinema, pagheremo un euro in più?
La tassa sul cinema sarà realtà? Il Governo ha presentato un emendamento al cosiddetto decreto Milleproroghe e, considerando tale proposta, il tema torna d’attualità.
La tassa sul cinema sarà realtà? Il Governo ha presentato un emendamento al cosiddetto decreto Milleproroghe e, considerando tale proposta, il tema torna d’attualità.
Come accade di consueto, anche questa volta il nuovo anno ha portato con sé una serie di rincari a cui le famiglie italiane, volente o nolente, dovranno far fronte.
Tra le varie voci che aumenteranno sul bilancio familiare, troviamo certamente i costi relativi al riscaldamento.
La nostra epoca, si sa, sembra essere segnata dalla continua ricerca della “riduzione”! Assistiamo così ad una febbrile ricerca del “piccolo”, per tanti divenuto oramai sinonimo di risparmio.
Tutto deve essere ridotto e compresso, dal telefono alla tv, compreso il conto corrente!
Ed ecco allora che per conformarsi alle preferenze dei cittadini, il Gruppo Monte dei Paschi di Siena ha pensato ad una nuova soluzione davvero conveniente.
Comperare una casa è divenuto oramai un’impresa difficile se non addirittura impossibile, motivo per cui alla maggior parte degli italiani non resta che prendere una casa in affitto nonostante anche questo settore negli ultimi anni aveva segnalato, in numerose zone, un inquietante ed inarrestabile aumento delle tariffe.
I lavoratori dipendenti del nostro paese, hanno dovuto fare i conti, nell’ultimo decennio, con una perdita totale di oltre cinquemila euro per quanto riguarda il potere d’acquisto. E’ quanto sostenuto dalla Cgil, in un rapporto diffuso in data odierna, che va ad indagare sulla crisi dei salari che si è verificata negli ultimi anni.
E’ impensabile che siano solamente i consumatori a sostenere i costi dell’ammodernamento e dello sviluppo degli aeroporti e del relativo traffico aereo.
E’ la protesta che sta portando avanti Pietro Giordano, segretario nazionale di Adiconsum.
Aumenta la spesa pensionistica: nel corso del 2009, infatti, la relativa cifra ha registrato un avanzamento pari al 4,3% in confronto all’anno precedente e con un rialzo pari a circa un punto percentuale in confronto al Pil (15,4%).
L’aumento registrato tra il 2007 e il 2008 era stato invece del 2,9%. E’ quanto diffuso dal ministero dell’Economia con la “Relazione Generale sulla situazione economica del paese”.
Nel rapporto si sottolinea come l’aumento della spesa pensionistica nel 2009 è correlata in modo particolare all’adeguamento degli assegni ai prezzi e alla rivalutazione del 100% per quelle categorie di importo dei trattamenti che si registrano tra 3 e 5 volte il trattamento più basso.
L’avanzamento della spesa si è verificato anche se sono diventati più difficili e pesanti i requisiti di accesso al pensionamento, introdotti proprio dal 2009.
Sembrava andare un po’ meglio al fisco italiano, invece il maxi condono relativo al periodo 2002-2004 non ha dato i risultati sperati: sì, perché gli evasori che hanno potuto sfruttare il “perdono” sia fiscale che penale, non hanno terminato di versare al fisco gli importi stabiliti per ottenere appunto il maxi condono.
L’importo del denaro versato nel corso del 2010 a chi non possieda i requisiti oppure a persone ormai defunte hanno raggiunto un costo, per l’Inps, di 100 millioni di euro, in base a quanto rilevato dalle indagini della magistratura sulle truffe proprio ai danni dell’istituto di previdenza.
Un primo dato, che già fa rabbrividire: all’interno del federalismo fiscale, la finanza derivata (ovvero quella che proviene dai trasferimenti statali e regionali) non è più consentita e gli assegni provenienti dall’amministrazione centrale ogni anno, devono diventare delle tasse locali. Il secondo dato riguarda invece i trasferimenti statali da fiscalizzare e, per motivi di equilibrio dei conti finanziari, le principali indiziate a sostenere questo peso sono le regioni meridionali, in cui anche le basi del futuro fisco municipale sono molto meno solide.
In pratica sono un esercito: non stiamo parlando però di operazioni militari, ma di tutti quei nullatenenti e pensionati (molti che sfruttano anche i vantaggi della social card) che abitano in affitto in ville e case di lusso a Porto Cervo o Capri e che hanno anche la proprietà di yacht di ultima generazione e barche di assoluto pregio.
La crisi economica abbattutasi sull’Italia ( e sul resto del mondo) due anni fa ha certamente lasciato un segno, una sorta di cicatrice inflitta ad una popolazione che, a distanza di due anni, ancora non smette di rivelare forti segni di debolezza economica.
Una crisi che ha fortemente compromesso non solo i bilanci di imprese o grandi aziende, ma anche di piccoli nuclei familiari sempre più coinvolti in una difficile gestione delle spese mensili,
Da oggi e per i prossimi tre anni gli stipendi dei dipendenti statali dovranno fare i conti con una perdita media di 1700 euro.
Questi soldi, che sarebbero stata naturale conseguenza dei rinnovi contrattuali e degli avanzamenti di carriera, sono stati tolti dalla nuova manovra correttiva del Governo.
I redditi degli statali verranno così bloccati, a prescindere dal costo della vita.
Una manovra che non presenta grandi tagli, ma un numero considerevole di freni, che spazia in settori dalla sanità alla scuola, dalla magistratura agli enti locali.
Secondo le stime della Fic-Cgil, alla fine di questa manovra, l’Università avrà 26500 precari in meno, di cui 20 mila sono insegnanti a contratto.
In un periodo di precarietà e di difficoltà economica come quello moderno, quali sono le principali strategie per poter difendere al meglio il proprio danaro?
Numerose sono le domande in merito e le possibili strategie da adottare, soprattutto per noi piccoli risparmiatori spesso lasciati nell’inconsapevolezza e nel dubbio.
Non di rado, quindi, si è portati ad avere incertezze e indecisioni sulla convenienza o meno delle obbligazioni o sulla sicurezza vera od eventuale del Conto di deposito, e quante volte ci siamo chiesti cosa accade realmente quanto l’inflazione subisce un aumento e se esistono dei professionisti specializzati addetti alla consulenza?
Da alcune analisi condotte sull’impatto che la crisi economica ha avuto sulle famiglie italiane, è emerso che a mitigarne gli effetti sulla nostra popolazione sia stata la forte propensione al risparmio (tipica dei cittadini del Bel Paese) abbinata alla possibilità di vivere all’interno di una casa di proprietà, tendenza confermata anche dal Rapporto sulla situazione finanziaria delle famiglie italiane che ha analizzato a fondo indicatori di indebitamento, patologia finanziaria e vulnerabilità economica delle famiglie.