Grecia: domani giornata decisiva per il pacchetto aiuti

La crisi della Grecia è ormai entrata nella fase decisiva: Germani, Italia e tutti gli altri paese che appartengono all’Unione monetaria, hanno tutti gli strumenti per poter far partire la serie di aiuti al governo ellenico, se domani, nel negoziato tra esecutivo greco, fmi, bce e commissione europea darà una fumata bianca. Gli accordi sono ormai prossimi ad essere raggiunti, ha confermato il ministro delle finanze della Grecia, George Papaconstantinou.

Grecia: la situazione dopo il sì della Germania

Il cosiddetto “giorno dopo”, la Grecia si risveglia ancora tremante, ma sapendo che, forse, il peggio è passato. Ovviamente la notizia che gli aiuti dalla Germania arriveranno a rimpolpare l’importo messo a disposizione dall’Ue, ha permesso alla Borsa di Atene un rialzo quasi dell’8,8% con l’indice relativo al settore bancario, che è salito addirittura del 14%.

UE: cresce la differenza tra pensionati e nuovi lavoratori

Nell’Unione Europea le statistiche registrate negli ultimi tempi destano qualche preoccupazione, soprattutto in merito al rapporto tra pensionati e nuovi lavoratori. L’ufficio studi del gruppo Allianz, ha calcolato, sfruttando precedenti dati Eurostat, che nel corso di quest’anno andrà in pensione un numero di persone maggiore rispetto a quante entreranno per la prima volta sul mercato del lavoro.

Boom immatricolazioni, ma la Fiat perde colpi

Salgono ancora le vendite nel settore auto, ma la nostra Fiat, comincia a perdere colpi.
Le immatricolazioni di nuove auto, nell’Eurozona, sono infatti aumentate del 10,8% nel mese di marzo, registrando un incremento di 1637 macchine: uno dei boom più elevati negli ultimi anni.
Questa crescita è motivata sia dal giorno lavorativo previsto in più, sia da un aumento della domanda dei principali quattro mercati, senza contare la Germania.
E’ quanto diffuso in un comunicato dall’Acea, l’associazione dei costruttori europei di auto.

Crisi: in calo l’occupazione in tutta la zona Ue nel 2009

La crisi si sta scoprendo in tutte le sue forme più pericolose e dannose. Le economie dell’Unione Europea hanno registrato nel corso dello scorso anno una perdita di oltre 2,7 milioni di posti di lavoro e l’emergenza sembra non aver fine, nonostante nell’ultimo trimestre la situazione si sia leggermente stabilizzata.
In base ai dati stilati da Eurostat, la cifra degli occupati nei paesi con l’euro, è calato dell’1,8%, in confronto alla crescita dello 0,9% del 2008.
Se invece si tiene in considerazione tutta la zona Ue, allora i posti di lavori andati in fumo sono più di 4 milioni, e quasi 600 mila negli ultimi tre mesi del 2009.

L’Ocse: l’Italia è uno dei paesi maggiormente colpiti dalla crisi

In base alle statistiche dell’Ocse, contenute nel rapporto “Obiettivo crescita”, l’Italia risulta essere una delle nazioni che ha maggiormente sentito il peso della crisi economica.
Il rapporto dell’Ocse prevede che, a lungo termine, gli effetti della crisi corrisponderanno ad una diminuzione del prodotto interno lordo di circa 4,1 punti percentuali, mentre la media Ocse si attesta intorno ad un calo del 3,1%.

Merkel: sì al Fondo Monetario Europeo, ma la Francia non è d’accordo

La proposta che sta portando avanti la Germania, di realizzare un Fondo monetario europeo, non raccoglie molto successo tra un altro paese dell’Ue, ovvero la Francia. Per voce del suo ministro dell’Economia, Christine Lagarde, intervenuta nel corso di una manifestazione a Parigi, ha confermato come sia un’idea da tenere in considerazione, ma che al momento non è di prima importanza.