Vecchia Alitalia: Obbligazionisti ad un bivio

I possessori di obbligazioni della “vecchia” Alitalia si trovano dinanzi ad un bivio: accettare il rimborso nel 2012 del 30% circa del capitale investito ottenendo titoli di Stato zero coupon con scadenza 31 dicembre 2012, oppure aspettare che spuntino dei soldi in cassa dall’amministrazione straordinaria della ex compagnia di bandiera.

Altroconsumo, in particolare, non nasconde il proprio scetticismo sul fatto che attraverso l’amministrazione straordinaria gli obbligazionisti possano ottenere più del 30% dell’investimento, con un tetto di 100 mila euro per ogni risparmiatore; anzi, il rischio è quello di non ottenere neanche un euro visto che la quota in bonus di Alitalia è andata alla “nuova” Alitalia, mentre la “vecchia” Alitalia è rimasta una scatola vuota.

In sostanza, chi vuole aderire all’offerta del Governo, con percentuali tipiche delle società fallite, ha novanta giorni di tempo, a partire dallo scorso 12 aprile, per inoltrare la domanda di adesione al rimborso/risarcimento.

Gli obbligazionisti che aderiranno non potranno più chiaramente effettuare operazioni di ulteriore rivalsa nei confronti della “vecchia” Alitalia, e la vicenda si chiuderebbe per sempre e, purtroppo, con una perdita dell’ordine del 70% del capitale investito.

A conti fatti, l’Associazione Altroconsumo ha infatti calcolato che per ogni 1.000 euro di obbligazioni Alitalia convertibili, dette “Mengozzi Bond“, spetteranno all’incirca 350 euro in titoli di Stato zero coupon con scadenza 2012. Il risarcimento, come accennato, può essere ottenuto dal singolo risparmiatore nella misura di massimi 100 mila euro di titoli obbligazionari Alitalia posseduti.

Fonte: Vostrisoldi.it

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