La ricerca sulle auto elettriche offre costantemente spunti per un loro utilizzo anche in altri campi. L’ultimo arriva con la nuova tecnologia Vehicle-to-grid che permetterà ai veicoli elettrici di immagazzinare l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici ed eolici per poi rivenderla alla rete di distribuzione coprendo così i picchi di richiesta.
Un esperimento effettuato, dopo lunga ricerca, su alcune Mini Cooper dotate di alcuni circuiti aggiuntivi e di un caricabatterie funzionante in due direzioni, che per la prima volta sono riuscite a vendere alla rete elettrica locale l’energia accumulata, contribuendo così alla riduzione dell’inquinamento urbano e alla diffusione della mobilità elettrica, ma anche all’integrazione delle fonti rinnovabili e all’ottimizzazione dell’efficienza delle stesse.
E ci guadagnano anche gli automobilisti visto che le auto elettriche impiegate per il test hanno incassato 5 dollari al giorno. Un primo punto da cui partire in attesa che la ricerca tecnologica faccia altri passi in avanti.
Ma dalla mobilità sostenibile arrivano anche dati complessivi sulle prospettive di vendita. Infatti si ipotizza che entro il 2020 saranno venduti quasi 22 milioni di veicoli elettrici, dato che pare in decisa controtendenza rispetto ai dati delle auto normali anche alla luce dei continui rialzi che interessano il carburante.
Inoltre le politiche che i governi di tutto il mondo stanno pian piano adottando in termini di regolamenti relativi alle emissioni, ai nuovi incentivi per l’acquisto di veicoli green e le nuove regolamentazioni per quanto riguarda i combustibili, nei prossimi otto anni porteranno a far salire la domanda per l’acquisto di veicoli green, a discapito delle vetture inquinanti.
