Era dallo scorso mese di febbraio che la media della benzina verde in Italia non scendeva sotto gli 1,8 euro al litro, una soglia psicologica comunque importante per i consumatori. Ecco perché questo timido segnale di diminuzione è comunque importante anche se le speranza di tutti è soprattutto che possa essere duraturo.
Secondo le ultime rilevazione di Staffetta Quotidiana il prezzo medio della verde a 1,794 euro al litro nei distributori TotalErg ma anche Q8 è sceso a 1,799 euro, seguendo quello che era stato praticato dai distributori Eni. Un calo che si è registrato anche per il diesel che costa in media 1,767 euro al litro, con un minimo di 1,757 euro al litro nei distributori Eni mentre la cifra massima per il Gpl è 0,899 al litro.
Soddisfatta la Coldiretti che legge anche prospettive interessante per il calo dei prezzi dei prodotti sui mercati: “’Il contenimento dei costi energetici é importante per frenare l’inflazione e sostenere la ripresa per l’effetto diretto ed indiretto che ha sui consumi delle famiglie. Il prezzo della benzina negli ultimi tempi ha infatti via via scavalcato quello di un litro di latte, di un chilo di pasta e in alcuni casi anche quello del vino con pesanti effetti sul potere di acquisto degli italiani. Le famiglie italiane così hanno tagliato anche le spese alimentari con un calo del 3% nei primi nove mesi dell’anno”.
Invece le associazioni dei consumatori, come Adusbef e Federconsumatori, puntano ad ottenere di più: “Siamo ancora lontanissimi dal prezzo corretto a cui la benzina si dovrebbe attestare. Il costo del petrolio si trova oggi allo stesso livello di un anno fa e anche per la rivalutazione del dollaro sull’euro i listini presentano ancora ben 11 centesimi di troppo”. Un problema quindi soprattutto delle accise italiane che potrebbero portare a spese maggiorate di 238 annui per gli automobilisti italiani.
