Ormai la lunga stagione degli sconti sui carburanti è andata definitivamente in archivio, ma le principali compagnie petrolifere che operano in Italia hanno deciso comunque di proseguire su questa strada. Ad esempio TotalErg ha abbassato di 1 centesimo di euro a litro su benzina e diesel, Q8 1 centesimo sulla verde e 0,5 sul diesel e IP 1,2 cent sulla benzina e 0,8 sul diesel.
Nonostante questo sul territorio nazionale, come fa rilevare Staffetta Quotidiana, siamo arrivati a punte massime di 2,010 euro/litro per la benzina, 1,852 per il diesel e 0,846 per il gpl. Invece le medie nazionali sono di 1,930 euro/litro per la benzina, 1,815 per il diesel e 0,818 per il gpl. Scendendo nel dettaglio, si passa dall’1,916 euro/litro praticato da Eni all’1,930 di Shell mentre i No-logo scendono a 1,810: per il diesel si va dall’1,807 euro/litro di Esso all’1,815 di Shell (no-logo in calo a 1,709). Il gpl e’ tra 0,800 euro/litro ancora una volta di Esso e 0,818 di Eni con i No-logo a quota 0,794.
E intanto resta il problema di fondo delle imposte che permangono le più alte in Europa come dimostrano i dati diffusi da Figisc, ossia il Sindacato gestori benzina: infatti secondo le ultime rilevazioni su 1,89 euro/litro di prezzo medio al pubblico per la benzina, 1,071 finiscono in tasse così come su 1,778 euro/litro di prezzo medio al pubblico per il gasolio, 0,926 entrano nelle casse dello stato e delle regioni. Poche sono le eccezioni, come la Toscana che ha deciso di tagliare dalla fine di settembre l’addizionale regionale da 6 centesimi/litro con Iva.
Così si fa sempre più pressante la richiesta di taglio definitivo delle accise, o almeno una loro neutralizzazione per un tempo ragionevole sino a quando il prezzo del carburante all’origine non scenda. La riduzione praticamente entrerebbe in vigore solo a determinate condizioni di differenza tra le quotazioni internazionali del greggio e quelle previste dai documenti di programmazione economica e finanziaria del Governo italiano.
Intanto ad agosto gli italiani hanno consumato 324 milioni di litri di benzina in meno rispetto allo stesso mese del 2011 e nei primi otto mesi del 2012 i consumi di benzina e gasolio per autotrazione sono calati del 9,3% anche se i consumatori hanno speso 3,373 miliardi in più e la spesa complessiva degli italiani per benzina e gasolio per autotrazione da gennaio ad agosto 2012 è stata pari a 45,235 miliardi. Su questi il Fisco ha incassato 24,480 miliardi con una crescita del 17,4%, e il resto è andato a società petrolifere e distributori