Possedere un’auto significa, al di là delle spese di tutti i giorni, cercare almeno di risparmiare sui costi dei documenti a partire. Ecco perché questa settimana abbiamo cercato di proporvi soluzioni per pagare meno in diverse situazioni.
E’ il caso del passaggio di proprietà, per il quale da qualche settimana sono lievitati i costi a causa degli aumenti realutivi alle pratiche richiesti dall’Aci con rincari che possono arrivare anche al 30% in più rispetto al passato. Così per un passaggio di proprietà oppure una prima iscrizione al Pra bisognerà versare 27 euro rispetto ai 20,92 in vigore fino al marzo scorso mentre per un documento di cessazione di circolazione o la cancellazione di un leasing la tariffa sale a 13,50 euro ed è la stessa tariffa per i passaggi di proprietà a favore di un rivenditore di auto o di un autosalone.
Così è essenziale non passare da un’agenzia, con i costi aggiunticvi che ne deriverebbero. Basta procurarsi alcuni documenti essenziali come Carta di circolazione originale oltre ad una sua fotocopia, il Certificato di Proprietà, un documento di identità e il codice fiscale dell’acquirente (entrambi un duplice copia), un documento di identità del venditore, oltre al modulo TT2119 che serve per la richiesta di aggiornamento della carta di circolazione.
Ma questo è anche il mese del pagamento del bollo auto in tutte le regioni anche se esistono delle categorie particolari che godono dell’esenzione, come i veicoli utilizzati per il trasporto dei disabili. Ovviamente l’esenzione è valida sia se il veicolo è intestato alla persona disabile, ma anche se intestato ad un familiare che abbia fiscalmente a carico il disabile stesso. Possono essere esentate anche le vetture ‘verdi’, a cominciare da quelle a GPL e metano che in realtà godono di uno sconto pari al 75% sulla tassa di proprietà.
E ancora tutti i veicoli elettrici non devono pagare la tassa di proprietà automobilistica per i primi 5 anni successivi all’immatricolazione mentre a partire dal sesto anno è prevista una riduzione del 75%, ma in alcune Regioni come Lombardia e Piemonte l’esenzione resta totale anche per gli anni successivi. Infine ci sono le auto storiche che pagano quote bassissime, mentre alcune regioni non hanno ancora recepito (o si guardano bene dal farlo) la norma che esenta dal bolle l’auto bloccata dalle ganasce fiscali.
Ma si può risparmiare anche andando in vacanza, con qualche piccolo accorgimento per chi voglia il noleggio auto. Meglio puntare su auto di cilindrata piccola o media, che comunque costano meno, e scegliere una tariffa ca chilometraggio illimitato, perché quelle con chilometraggio limitato prevedono una spesa iniziale inferiore ma per ogni chilometro in più hanno un costo aggiuntivo decisamente più alto.
Inoltre sempre meglio fare il pieno di benzina per tempo per non rischiare di dover pagare anche una penale, controllare attentamente lo stato del veicolo con il noleggiatore alla riconsegna della macchina, come l’orario di riconsegna dell’auto e le tariffe, visto che alcune compagnie potrebbero addebitare costi aggiuntivi al ritiro dell’auto.