Raggiungere gli Stati Uniti spendendo soli 10 euro per il biglietto aereo? No, non si tratta di fantasia, ma del nuovo progetto targato Ryanair che nei prossimi cinque anni potrebbe rivoluzionare per l’ennesima volta il mondo dei trasporti. La discussa e contestata compagnia aerea low-cost non ha vissuto un ultimo anno particolarmente felice, battuta dalla concorrenza di Easy Jet e alle prese con polemiche su costi e comodità dei viaggi. Ma il patron Michael O’Leary non si dà per vinto, ed è in arrivo la proposta che potrebbe abbracciare una vastissima fascia di clientela.
Ryanair non è in grado di mettere in pratica il progetto in pochi mesi, è necessario infatti l’acquisto di almeno quaranta aerei in grado di coprire lunghe distanze per mettere in contatto le principali città del Vecchio Continente con le mete americane. La stima dei cinque anni è la più plausibile, ma è bene sapere che il progetto è già partito. Come è ormai noto ai clienti Ryanair, il prezzo ribassato coinvolge esclusivamente la spesa per il biglietto: si parla di 10 euro per andare, e addirittura di 7 euro e 30 centesimi per tornare. I prezzi schizzano alle stelle per quanto riguarda i costi di imbarco dei bagagli del cibo e delle bibite a bordo dell’aereo. Si può ipotizzare che un viaggio vada in tutto a costare sui 200 euro, un prezzo comunque vantaggioso nelle insieme delle proposte delle varie compagnie.
Stati Uniti a 10 euro è stata la proposta con la quale Michael O’Leary ha infiammato una conferenza stampa pochi giorni fa. L’Ad di Ryanair ha anche precisato che “Ci sarà un’ampia sezione in ogni aereo riservata ai passeggeri di business classe e a quelli di premium. Esiste un 15 per cento del pubblico disposto a pagare di più per avere maggiori comfort e saremmo pazzi a rinunciarci.”