Vacanze natalizie, per ora non c’è il boom

Sarà anche vero come ha detto recentemente detto il premier Berlusconi che gli aerei in partenza dagli scali italiani sono sempre pieni, ma per il momento restano ancora molti posti vuoti nei pacchetti per le prossime vacanze natalizie.

La causa principale andrebbe registrata nella situazione di generale incertezza dell’economia italiana e quindi nell’insicurezza che i nostri connazionali registrano per il futuro. Ma pure, visto che sono mete sempre gettonate dagli italiani anche perché più comodamente raggiungibili, per gli sconvolgimenti politici che hanno recentemente interessato diverse nazioni del Nord Africa e pure per i disastri climatici che si sono registrati ultimamente anche in Asia.

Ovviamente è possibile che dopo la metà dio novembre la maggioranza di quelli che partiranno si sveglino. Per il momento invece ad essersi mossa è soprattutto quella fascia dal reddito medio-alto che non pensa di essere intaccata dalla crisi e ha già deciso di investire in una vacanza. E’ ad esempio il caso di quanti hanno scelto una crociera, con la Costa che ha appena acquisito da un gruppo spagnolo la ‘Voyager’ (nave da oltre 900 posti) e ha messo in restyling la ‘Romantica’ per una spesa di 90 milioni di euro.

Gli altri invece attendono di vedere quello che succederà al governo, soprattutto ai provvedimenti che verranno presi per rimettere in sesto i bilanci e che potrebbero prevedere nuove tasse. Quindi meglio attendere tempi migliori, puntando magari sui ‘last minute’. Ovviamente però chi non lavora soltanto con i viaggi espressi vive un momento di crisi, anche perché i budget medi per i viaggi si sono ridotti di molto.

Tra le mete più gettonate al momento, a parte quelle raggiunte dalle navi di cui sopra, ci sono ancora i Paesi caldi come Caraibi e Brasile, che nel periodo di Natale saranno al loro massimo splendore quanto a condizioni climatiche, ma anche gli Stati Uniti che mettono assieme la suggestione della nazione ad un cambio al momento ancora favorevole tra euro e dollaro, anche se nella maggior parte dei casi si tratta di periodi di pernottamento brevi. Così come sembrano poter andare bene le isole dell’Oceano Indiano e il Kenya, ma anche le località del Mar Rosso molto amate dagli italiani.

In crescita, rispetto al recente passato, c’è la montagna che fa registrare un’inversione di tendenza mentre per ora le grandi capitali europee e le città d’arte sono in stallo.

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