Sole, mare, pasti leggeri e tanta voglia di relax. Sono questi gli ingredienti tipici di chi si reca al mare, magari presso uno stabilimento balneare in grado di offrire tanti servizi ed una bella spiaggia. Ma quali sono i diritti e, soprattutto, i doveri, dei cittadini italiani che vanno al mare?
Ebbene, sul tema, il segretario dell’Aduc, Primo Mastrantoni, ha provveduto a predisporre un mini-vademecum con consigli su quello che il “buon bagnante” deve fare o non deve fare in spiaggia. Innanzi tutto, non si può giocare in spiaggia con le racchette, con la palla, o con altre modalità tali da poter disturbare gli altri bagnanti; questo può avvenire se e solo se sono presenti delle aree predisposte ad hoc per giocare.
Per chi si reca al mare non nelle spiagge libere, ma presso uno stabilimento balneare, il gestore può chiedere per l’accesso il pagamento di un biglietto; opzionale è invece l’affitto dei lettini, sdraio e cabine, in quando il bagnante puo optare per sdraiarsi sull’asciugamano portato da casa.
L’ADUC ricorda, tra l’altro, che le spiagge sono di tutti, in quanto appartengono al demanio. Ne consegue che il bagnante può recarsi al mare anche entrando da uno stabilimento balneare senza pagare alcun biglietto ma a patto che non si fermi nell’area che il demanio ha dato in concessione al gestore. La battigia, inoltre, è di tutti, non può essere data in concessione ma deve servire solamente come zona di accesso e di passaggio delle persone; questo significa che deve rimanere sempre e costantemente libera sia dalle persone, sia dalle cose.
Fonte: Vostrisoldi.it