Garanzia post vendita: ecco come si deve tutelare il consumatore

Molte volte, i consumatori devono andare incontro a brutte sorprese, soprattutto quando si tratta di obblighi di natura contrattuale. L’informazione è quindi assolutamente necessaria, per riuscire a dimostrare le proprie ragioni e, casomai, per farle valere anche in giudizio. Uno degli ultimi clamorosi casi penalizzanti i consumatori, è stato largamente discusso anche in televisione, in cui ricordiamo il programma “Le Iene”, che vi hanno dedicato un servizio speciale.

Stiamo parlando della garanzia post vendita: quando acquistiamo un prodotto, ma dopo poco tempo si è rotto o ha mostrato un cattivo funzionamento, esistono delle norme ben precise che tutelano il consumatore per quanto riguarda la garanzia.

Dal 2002 infatti, è in vigore una legge che tutela i diritti dei consumatori in questo campo, regolamentando con minuzia di particolari la garanzia post vendita.
Questi specificazioni sono state introdotte dal decreto legislativo n.24 del 2 febbraio 2002 all’interno del Codice Civile, ma una maggiore tutela per i consumatori è prevista dal Codice del Consumo: in particolar modo gli articoli che ci interessano vanno dal 128 al 135.

Qui troverete il testo di legge e la relativa spiegazione.
La legge è molto chiara: “il venditore è responsabile quando il difetto di conformità si manifesta entro due anni dalla consegna del bene” (art.132 codice del consumo). Ciò avviene in tutta l’Unione Europea. Quindi dovrebbe funzionare in questo modo: si riporta il prodotto rotto o mal funzionante al negozio in cui lo abbiamo comprato e sarà compito loro farsi carico di spedirlo all’assistenza della casa produttrice.

In realtà però, l’Antitrust ha aperto alcune istruttorie perché ci sono molti casi in cui il venditore rimanda al consumatore l’onere di contattare l’assistenza della casa produttrice. Insomma, ci sono venditori che consigliano di comprare un nuovo prodotto addirittura, che offrono una garanzia pari a sei mesi, in altri casi 7 o 15 giorni.

Il consumatore, in questi casi, deve sempre conservare lo scontrino, poi è necessario essere informati il più possibile, in modo da insistere sui propri diritti e fare una pubblicità negativa nei confronti del negozio. Il consuamtore ha diritto alla riparazione o alla sostituzione: se ciò non risolve il problema ha diritto ad una riduzione del prezzo o, nei casi più gravi, alla risoluzione del contratto. La garanzia del negoziante dura inderogabilmente due anni ed è lo stesso negoziante che è tenuto per legge a dare le prime risposte al consumatore (questo è un dovere imposto dal codice del consumo): ricordatevelo sempre!

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